iconostasi
iconostàṡi (meno com. iconòstaṡi) s. f. [comp. del gr. εἰκών -όνος «immagine» e στάσις «collocamento»; cfr. gr. tardo εἰκονοστάσιον]. – In alcune antiche basiliche cristiane, struttura divisoria [...] e immagini sacre (donde il nome); attualmente, nelle chiese di rito greco, cattolico o ortodosso, è un elemento essenziale della liturgia ed è per lo più costituita da un muro pieno, interamente dipinto con immagini sacre nella parte fronteggiante le ...
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ite, missa est
– Formula latina che compare dal sec. 7° come congedo rituale della messa romana, variamente interpretata nel suo sign. originario («l’adunanza è sciolta», o «la preghiera è stata inviata [...] assenti o ai malati, ecc.), ma comunem. intesa come «la messa è finita» (e in questa forma accolta nella nuova liturgia, seguita dalle parole «andate in pace»); usata talvolta in tono scherz. per indicare compimento, conclusione, fine: essere all’ite ...
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diurnale
agg. e s. m. [dal lat. tardo diurnalis]. – 1. agg., ant. Del giorno. 2. s. m. a. ant. Libro o diario contenente i fatti di ogni giorno (cfr. giornale). b. La parte del breviario romano (lat. [...] horae diurnae) che contiene le preghiere della liturgia delle ore da recitarsi durante il giorno. ...
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sacramentale
(ant. sagramentale) agg. e s. m. [dal lat. tardo sacramentalis, der. di sacramentum «sacramento»]. – 1. agg. a. Nella religione cattolica, di un sacramento, relativo a un sacramento o derivante [...] sposi; per lui non c’è domenica senza il s. pokerino con gli amici. 2. Come s. m., sono chiamati sacramentali, nella liturgia cattolica, le preghiere e i riti, istituiti dalla Chiesa (non quindi di origine divina come i sacramenti), che hanno qualche ...
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preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con [...] p. (o le p.); le p. del mattino, della sera; le p. dei defunti (o per i defunti). In partic., nella liturgia cattolica, p. eucaristica, quella che viene recitata dal sacerdote durante la parte centrale della messa (tra l’Offertorio e il Padrenostro ...
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custodia
custòdia s. f. [dal lat. custodia, der. di custos -odis «custode»]. – 1. L’azione, l’opera, l’attività di custodire, cioè sorvegliare un luogo, curare e assistere persone o animali, conservare [...] fotografica; la c. del violino, del fucile da caccia; la c. del sismografo, di una bilancia di precisione. In liturgia, specie di torretta o nicchia nella quale si colloca, per l’esposizione, l’ostensorio con l’ostia consacrata. ◆ Dim. custodiétta ...
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asterisco
s. m. [dal lat. tardo asteriscus, gr. ἀστερίσκος, dim. di ἀστήρ «stella»] (pl. -chi). – 1. Segno grafico a forma di stelletta (*), già in uso nei codici latini e greci, che serve di richiamo [...] di solito contrassegnata da un asterisco. 3. Stelletta usata nei libri liturgici a segnare con pausa la metà di ogni versetto nei salmi. 4. Nella liturgia orientale, strumento costituito da due lamine di metallo piegate a semicerchio, incrociate ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] u. o internazionali, v. lingua, n. 4 a; diluvio u., v. diluvio, n. 1 b; giudizio u., v. giudizio, n. 1 b; nella liturgia cattolica, preghiera o orazione u., quella recitata, nella messa, dopo il Credo, per tutta la Chiesa e l’umanità. In linguistica ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] o di accordo; giungere le m., nella preghiera (lo scongiurava a m. giunte); imposizione delle m., come rito sacramentale della liturgia cristiana (v. imposizione); mettersi una m. sul cuore, per attestare la bontà o l’onestà delle proprie intenzioni ...
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unzione
unzióne (ant. onzióne) s. f. [dal lat. unctio -onis, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – 1. L’azione di ungere e il fatto di ungersi o di venire unto con olî o con altre sostanze [...] alcuni casi anche ad animali) in riti e con fini diversi, sacrificali, funebri, di consacrazione, ecc. b. Nella liturgia cattolica, estrema u. (cui attualmente è sostituita, nell’uso ufficiale, l’espressione u. degli infermi, e cui corrisponde nell ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...