processione
processióne (pop. ant. procissióne, pricissióne) s. f. [dal lat. eccles. processio -onis, der. di procedĕre «procedere»; nel lat. class. processio significava in genere «avanzamento» o «marcia [...] militare»]. – 1. a. Nel cristianesimo e in altre religioni, anche dell’antichità, rito liturgico con funzione espiatoria o propiziatoria; in partic., nella liturgia cattolica, rito durante il quale il clero e i fedeli procedono in fila, a passo ...
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proclamazione
proclamazióne s. f. [dal lat. proclamatio -onis]. – L’atto di proclamare; dichiarazione pubblica e solenne, annuncio ufficiale dato da chi ne ha l’autorità: la p. della repubblica; p. dei [...] di un concorso; la p. del vincitore. Pubblica attestazione: p. d’innocenza; riconoscimento solenne: la p. dei diritti dell’uomo. Nella liturgia cattolica, la lettura ad alta voce, che il celebrante o un lettore fa dall’ambone, del Vangelo o di passi ...
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neofita2
neòfita2 (o neòfito) s. m. e f. [dal lat. tardo neophy̆tus, gr. νεόϕυτος, propr. «generato o germogliato di recente», comp. di νέος «nuovo» e ϕύω «piantare, generare»] (pl. -i). – 1. a. Nella [...] liturgia cristiana, colui che è battezzato da poco tempo, detto comunem. di adulti che, col battesimo, abbiano abbracciato la fede cattolica. b. In senso fig., chi da poco tempo ha abbracciato una dottrina, o ha dato la sua adesione a un movimento, o ...
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assemblea
assemblèa s. f. [dal fr. assemblée, der. di assembler: v. assembrare1]. – 1. a. Riunione di persone per discutere o deliberare su affari di interesse comune o collettivo (a. degli studenti, [...] assemblee consultive di vario tipo, quelle territoriali (per es. l’A. regionale siciliana), o quelle elettorali. 2. Nella liturgia cattolica, riunione della comunità dei fedeli per assistere alla celebrazione della messa o ad altra funzione sacra. 3 ...
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pallio
pàllio s. m. [dal lat. pallium, affine a palla2; nel sign. 4, forma italianizzata del lat. scient. pallium]. – 1. Indumento degli antichi Romani, consistente in un telo di forma rettangolare, [...] apparenza, spec. nella locuz. sotto il p. di (sotto il p. dell’amicizia, della religione, dell’altruismo, ecc.). 3. Nella liturgia cattolica, fascia circolare di lana bianca, che si fa passare intorno al collo; è ornata di 6 piccole croci, ha un ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] , il titolo dei capitoli, le segnature e i richiami. Tale uso, continuato nei libri a stampa, è ora limitato ai libri liturgici. b. Nei codici manoscritti, la lettera iniziale di ogni capitolo, o l’intitolazione di un testo o di una delle sue parti ...
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palmatoria
palmatòria s. f. [dallo spagn. palmatoria, der. di palma «palma1»]. – Nell’antica liturgia cristiana, corto candeliere (detto anche bugia) tenuto nella palma della mano, o piattellino di metallo [...] o di altra materia con un bocciolo al centro per infilarvi la candela e fornito di manico, in uso nelle funzioni pontificali; era portata da un accolito, ed era privilegio distintivo dei cardinali, degli ...
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incensiere
incensière s. m. [der. di incenso2]. – Recipiente di metallo in cui si fa bruciare l’incenso; in partic., quello usato nella liturgia cristiana, detto anche turìbolo. ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] i funerali; porgere l’e. saluto, a un defunto; e. unzione, sacramento della Chiesa cattolica, ora denominato, nella nuova liturgia, unzione degli infermi (v. unzione): chiedere, ricevere, amministrare l’e. unzione; in senso più ampio, gli e. conforti ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] da un Dio padre, fratelli si chiamarono tra loro i primi cristiani, uso che tuttora si conserva nella liturgia cattolica (Orate fratres «pregate, fratelli») e nella predicazione (f. carissimi; miei cari fratelli), mentre l’espressione f. separati ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...