acolutia
acolutìa s. f. [dal gr. ἀκολουϑία, der. di ἀκολουϑέω «seguire»]. – Nella liturgia greca, il seguito, la disposizione o l’ordinamento delle preghiere e cerimonie, corrispondente all’ordo o ritus [...] latino; il termine viene usato anche per indicare le singole ore canoniche e gli stessi formularî liturgici. ...
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trisagio
triṡàgio s. m. [dal gr. tardo τρισάγιος, agg., «tre volte santo» (comp. di τρίς «tre volte» e ἅγιος «santo»), τρισάγιον, s. neutro]. – L’inno di lode a Dio tre volte santo (cioè la parola santo [...] ripetuta tre volte): di origine biblica, già in uso nella sinagoga, passò nella primitiva liturgia cristiana (v. sanctus). ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] ), e nella locuz. tono di lezione, con cui viene talvolta indicato il particolare modo di lettura dei testi sacri nel canto liturgico, detto comunem. accentus. b. In filologia, il modo con cui un passo di un manoscritto è stato letto da un amanuense ...
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antifona
antìfona s. f. [dal lat. tardo antiphōna, gr. ἀντίϕωνα, neutro pl., tratto da ἀντιϕωνέω «risuonare in risposta»]. – 1. Nell’antichità classica, canto eseguito da due voci tra loro in ottava, [...] di cui il secondo attaccava all’ottava della base (o, ancora, pezzo musicale in cui entrava tale intervallo). Nella liturgia cristiana, breve canto melodico preposto al salmo, di cui mette in risalto il significato; anche, breve testo che viene ...
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acquasanta
(o àcqua santa) s. f. – Uno dei sacramentali, detto anche acqua benedetta, in uso per abluzioni nella liturgia cristiana: è acqua con infusione di sale (al quale è attribuito tradizionalmente [...] il potere di allontanare i demonî), benedetta ed esorcizzata mediante formule che risalgono al sec. 7°. Dalla semplice acqua santa si distingue l’acqua battesimale, preparata in forma solenne la vigilia ...
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giacobita1
giacobita1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Iacobita] (pl. m. -i). – Che si riferisce alla Chiesa monofisita di Siria, fondata da Giacobbe (lat. Iacob) Baradeo alla metà del sec. 6°, la cui [...] teologia e liturgia è essenzialmente di tipo greco-ortodosso. Come s. m., per lo più nel plur. giacobiti, denominazione dei seguaci della Chiesa giacobita, che sostenevano il monofisismo cosiddetto verbale o moderato, in contrapposizione al Concilio ...
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insufflazione
insufflazióne s. f. [dal lat. tardo insufflatio -onis]. – 1. L’atto di insufflare, di soffiare cioè il proprio alito, in partic. come cerimonia liturgica cristiana, rimasta in uso fino [...] alla riforma della liturgia (con significato esorcistico e santificante), nell’amministrazione del battesimo, nella benedizione del sacro crisma (dove è ancora facoltativa) e dell’olio dei catecumeni, nella consacrazione del fonte battesimale. 2. ...
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aspersione
aspersióne s. f. [dal lat. aspersio -onis, der. di aspergĕre «aspergere»]. – Atto dell’aspergere, soprattutto come rito di purificazione di persone e di cose, in uso in quasi tutte le religioni [...] oltre che nella liturgia cattolica: a. di (o con) acqua lustrale, di (o con) acqua benedetta. ...
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olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e [...] ’impeto delle onde. f. O. sacro, l’olio d’oliva consacrato dal vescovo nella funzione del giovedì santo, usato nella liturgia cattolica per l’unzione degli infermi, il battesimo, la cresima e altre consacrazioni. Nel linguaggio com., o. santo, l’olio ...
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olivetano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla congregazione benedettina fondata dal beato Bernardo Tolomei nel 1313 a Monte Oliveto Maggiore, in prov. di Siena (donde il nome), i cui [...] membri si dedicavano, nel passato, alle arti (soprattutto in servizio della liturgia) e alle lettere: monastero o.; la congregazione degli o.; monache, oblate olivetane. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...