ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] , e, in senso specifico, quella che conserva la liturgia a., la quale differisce in alcune parti dal rito romano e all’opera di sant’Ambrogio: una operosità tutta ambrosiana. Come denominazione storica, Repubblica A., la repubblica instauratasi ...
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lucernario2
lucernàrio2 (meno com. lucernare o lucernale) s. m. [dal lat. tardo lucernarium, e (hora) lucernalis, der. di lucerna «lucerna», come calco del gr. λυχνικόν, che aveva lo stesso sign.]. – [...] ; l’uso andò scomparendo dalla fine del sec. 4°, sopravvivendo, in Occidente, solo nella liturgiaambrosiana. Il termine è stato reintrodotto nella liturgia romana per indicare il rito iniziale della celebrazione della veglia pasquale la sera del ...
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canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, [...] c. grammaticali, c. letterarî; c. innodico, nella poesia liturgica, schema o modulo metrico cui deve attenersi il compositore della scoperto da L. A. Muratori in un codice bobbiese dell’Ambrosiana e da lui pubblicato nel 1740). b. Il complesso degli ...
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. La Chiesa milanese ripete il proprio nome dal grande vescovo S. Ambrogio, estendendone tuttavia il significato alle età precedenti: cosicché per "Chiesa ambrosiana" si può intendere la vita e il funzionamento ecclesiastico di Milano e diocesi...
LITURGIA (XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215; III, 1, p. 997)
Ferdinando Dell'Oro
Nel solco del movimento liturgico s'inserisce la riforma liturgica che Pio XII aveva avviato con la creazione di una commissione speciale per la revisione dei...