suffissoide
suffissòide s. m. [comp. di suffiss(o) e -oide]. – Termine introdotto in linguistica da B. Migliorini (1896-1975) per designare quel secondo elemento di parole composte che ha perduto parte [...] del valore originario e si comporta come un suffisso; per es. -colo in agrìcolo, regnìcolo, ecc. Con sign. più ampio, si usa includere tra i suffissoidi tutti quegli elementi compositivi che non sono semplici ...
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linearita
linearità s. f. [der. di lineare1]. – L’esser lineare; solo in senso fig. (dirittura, rettitudine morale: la l. di una condotta), o in qualche partic. uso scientifico e tecnico: per es., in [...] matematica, dimostrare la l. di una funzione; in elettronica, l. di un amplificatore. In linguistica, principio della l. del segno linguistico, principio formulato da F. de Saussure, per il quale la lingua, diversamente da altri tipi di codice, ...
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iussivo
agg. e s. m. [der. del lat. iussus, part. pass. di iubere «comandare»]. – In linguistica, di forma verbale cui è affidata la funzione di esprimere un comando, un ordine; sono iussivi non solo [...] gli imperativi ma anche altri modi (o perifrasi), come, in partic., il pres. congiuntivo per la 3a persona: se ne vada. Può costituire un iussivo anche una forma nominale, come per es. silenzio!, o zitti ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, [...] ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore ‹ku̯òre› e il q- di quota ‹ku̯òta›, in francese la -s- di torsion ‹torsi̯õ′› e il -t- di portion ‹porsi̯õ′›. b. Di ...
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spregiativo
agg. [der. di spregiare]. – 1. Che denota, che esprime disprezzo: frasi, parole s., o di tono s.; un nomignolo spregiativo. 2. In linguistica, alterazione s., procedimento grammaticale consistente [...] nell’aggiungere al tema di sostantivi e aggettivi un suffisso (-accio, -uccio, -astro, -ucolo, -aglia) che esprime un’intenzione di disprezzo; nome s., o forma s., la parola così derivata; anche come s. ...
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omografo
omògrafo agg. [dal gr. ὁμόγραϕος, comp. di ὁμο- «omo-» e -γραϕος «-grafo»]. – Genericam., che ha uguale scrittura, che è scritto cioè nello stesso modo: voci, parole omografe. Con sign. specifico, [...] in linguistica: 1. Di suoni o fonemi diversi che sono rappresentati dallo stesso segno grafico: per es., in ital. il k- di cane ‹kàne› e il č- di cena ‹čéna› (ambedue rappresentati dal segno c), in ingl. l’-u- di push ‹puš› e l’-ḁ- di club ‹klḁb› ( ...
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sema
sèma s. m. [dal gr. σῆμα -ατος «segno»] (pl. -i). – In linguistica, l’unità minima di senso in cui un lessema è scomponibile, detta anche tratto o componente semantico. ...
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transcodificativo
agg. [der. di transcodificare]. – Di transcodificazione: operazioni t., procedimenti t., in elettronica, in linguistica, in semiologia. ...
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transcodificazione
transcodificazióne s. f. [der. di transcodificare]. – 1. a. In elettronica, conversione di un segnale da un codice a un altro; in partic., nella tecnica della televisione a colori, [...] di partenza a un insieme di caratteri aventi lo stesso valore nel codice usato dall’elaboratore d’arrivo. 2. In linguistica, nella critica stilistica e in semiologia, trasformazione di senso, di valore semantico, dovuta a cambiamento di codice. ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso...
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del filologo Francesco d’Ovidio, che per...