ci3
ci3 (o tchi o twi o kyi) s. m. – Famiglia di lingue africane parlate nel Ghana, in una regione che va dalla costa atlantica fino al corso superiore del Volta nel territorio dell’antico regno Ashanti. [...] La posizione linguistica della famiglia è incerta; si fa entrare nel grande gruppo delle lingue sudanesi, il cui ambito peraltro non è ben definito. ...
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ridondante
agg. [part. pres. di ridondare]. – Che ridonda, eccessivamente pieno o ricco, sovrabbondante: una casa r. di ogni ben di Dio; un discorso r. di lodi, una lettera r. di effusioni; stile (e [...] r. di stucchi dorati); tratti, elementi (significativi) r., nella teoria dell’informazione e nella tecnica delle telecomunicazioni, in linguistica e nella critica letteraria (v. ridondanza). ◆ Avv. ridondanteménte, in modo ridondante, con ridondanza. ...
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ridondanza
(ant. redundanza e redundànzia) s. f. [dal lat. redundantia, der. di redundare «ridondare»]. – 1. L’essere ridondante; sovrabbondanza, copia eccessiva: fu prima un tumulto confuso e doloroso [...] , per aumentare la probabilità di un’esatta ricostruzione del messaggio anche in presenza di disturbi o rumori. c. In linguistica, mancanza di contenuto informativo specifico in uno o più elementi di un testo orale o scritto, per cui quegli elementi ...
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ridotto1
ridótto1 (ant. ridutto, redutto) agg. [part. pass. di ridurre: è il lat. redŭctus, part. pass. di reducĕre]. – 1. Condotto in una determinata condizione, diversa da quella di prima; con questo [...] ., in cinematografia, v. passo2, n. 7. In partic.: a. In chimica, che ha subìto riduzione: ferro r., stato ridotto. b. In linguistica, vocale r., che presenta un grado di durata, o un grado di sonorità, o entrambi, minori di quelli delle altre vocali ...
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marchionimo
marchiònimo s. m. [comp. di marchio e -onimo]. – In linguistica, nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce; nome commerciale. ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] stata tuttavia da taluno invocata come soluzione tendenziale al problema dell’esaurimento delle risorse non rinnovabili. e. In linguistica, grado zero (o ridotto), il grado apofonico di una radice caratterizzato dall’assenza della vocale radicale (v ...
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ciacavo
ciàcavo (o ciacàvico) agg. [dal serbocr. čakavski]. – In linguistica, dialetti c., i dialetti parlati nell’Istria centr. e orient., nelle isole dalmate e lungo la costa croata, nei quali il pron. [...] interrogativo neutro «che cosa?» suona ča? (v. anche caicavo e stocavo) ...
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ictus
s. m., lat. (propr. «colpo, battuta»; pl., raro, ictus). – 1. Nella terminologia dei metricisti classici, il segno indicante la maggiore intensità di accento propria dell’arsi di un piede o di [...] usato per indicare l’arsi. 2. a. In musica (non com.), il tempo forte, cioè accentato, della battuta. b. In linguistica, sinon. poco com. di accento d’intensità (o accento tonico). 3. Nel linguaggio medico, accesso o colpo apoplettico da emorragia ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] ripetute più volte nello stesso ordine (ciclo i.), che dànno di volta in volta un’ulteriore approssimazione. 3. In linguistica, con più accezioni: a. Composti i., quelli formati dalla ripetizione della parola, come il lat. quisquis «chiunque» e l ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] , è stata operata la riduzione della termodinamica alla meccanica statistica (seconda metà del sec. 19°). e. In linguistica, r. apofonica, diminuzione quantitativa subita da un fonema, che può concretarsi o nel passaggio dalla quantità lunga alla ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso...
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del filologo Francesco d’Ovidio, che per...