interconsonantico
interconsonàntico agg. [comp. di inter- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, di fonema che si trova tra due consonanti. ...
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distrazione
distrazióne s. f. [dal lat. distractio -onis, der. di distrahĕre «separare», part. pass. distractus]. – 1. Il distrarre, nel sign. etimologico del verbo. In partic.: a. Separazione, solo [...] nella locuz. d. omerica, con cui in linguistica si indica il fenomeno, variamente spiegato, per il quale nei poemi omerici, accanto alle forme non contratte più antiche (tipo ὁράω) e a quelle contratte più recenti (ὁρῶ), si hanno forme di struttura ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] d’intensità o espiratorio); con accezione più specifica, in fonetica, tratto di altezza relativa dell’intonazione, usato in alcune lingue con valore distintivo per ogni sillaba dell’enunciato (mentre nella ...
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rabelesiano
rabeleṡiano (o rabelaiṡiano 〈rable∫i̯àno〉) agg. [dal fr. rabelaisien]. – 1. Relativo allo scrittore francese François Rabelais 〈rablè〉 (c. 1494-1553), noto soprattutto per l’opera narrativa [...] figlio Pantagruel e che si caratterizza per l’estrema libertà dello sviluppo della trama, l’audacia della parodia linguistica, l’ironia dissacrante con cui si esprimono le nuove istanze dell’uomo del Rinascimento contro la rigida educazione medievale ...
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subordinare
v. tr. [dal lat. mediev. subordinare, comp. di sub- e ordinare «ordinare»] (io subórdino, ecc.). – Far dipendere una cosa da un’altra, metterla su un piano inferiore o di stretta dipendenza [...] dipendente alla reggente. ◆ Part. pres. subordinante, con valore verbale e di agg., in grammatica e in linguistica, che ha la funzione di istituire un rapporto di subordinazione o dipendenza sintattica (cfr. subordinativo): congiunzioni, pronomi ...
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tonologia
tonologìa s. f. [comp di tono1 e -logia, sull’esempio dell’ingl. tonology]. – Settore della linguistica che si occupa dei toni linguistici, spec. nelle lingue in cui questi hanno valore distintivo. ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] nell’estensione dell’altro (v. comprensione, n. 2 b; intensione, n. 2; estensione, n. 2 d). 3. In grammatica e linguistica, la relazione sintattica che si stabilisce tra due proposizioni collocate nel periodo su piani diversi, in modo che l’una ...
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distribuzionalismo
s. m. [der. di distribuzionale]. – La tendenza della linguistica contemporanea rappresentata dalla scuola distribuzionale. ...
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incidentale
agg. [dal lat. mediev. incidentalis, der. del lat. incĭdens -entis (v. incidente1 e incidente2)]. – 1. a. Che avviene per un concorso casuale di avvenimenti: una serie di fatti i.; in partic., [...] edificio). b. Accessorio, secondario: una osservazione i., che si intromette accessoriamente in altro discorso. In linguistica, proposizione i., proposizione indipendente che si inserisce in una frase interrompendone, senza peraltro influenzarla, la ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso...
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del filologo Francesco d’Ovidio, che per...