frastico
fràstico agg. [der. del lat. phrasis, gr. ϕράσις «frase»] (pl. m. -ci). – In linguistica, che si riferisce alla frase, che riguarda la frase; frasale, contrapp. a testuale. ...
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emittente
emittènte agg. e s. m. e f. [dal lat. emittens -entis, part. pres. di emittĕre «emettere»]. – 1. agg. Latinismo usato in sostituzione della forma emettente, che emette, in qualche sign. speciale: [...] , le e. libere). 2. s. m. e f. Nel linguaggio econ., colui che rilascia un pagherò cambiario e ne diviene così l’obbligato principale; in linguistica e in teoria della comunicazione, chi formula e invia un messaggio, la fonte di un’informazione. ...
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colloquialismo
s. m. [der. di colloquiale], non com. – In linguistica, vocabolo o espressione del linguaggio colloquiale o familiare e quindi poco adatto a discorsi formali o solenni (sono colloquialismi [...] tutte le voci marcate con fam. in questa opera) ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza [...] anche altrove in Europa e successivamente negli Stati Uniti d’America; valendosi dell’analisi logica e linguistica, sostiene che i significati trasmessi dalle teorie scientifiche e dallo stesso linguaggio quotidiano derivano esclusivamente dall ...
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contratto1
contratto1 agg. [part. pass. di contrarre, dal lat. contractus, part. pass. di contrahĕre]. – Ridotto di volume, di estensione, di durata, ecc. (con gli stessi sign. del verbo contrarre), [...] quindi tirato, ristretto, raggrinzato, rattrappito, ecc.: muscoli c.; membra c.; con la faccia c.; in linguistica, vocale c., risultante dalla riduzione di due o più vocali in una sola o in un dittongo. Col sign. di acquisito, assunto, concluso e sim ...
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diatesi
dïàteṡi s. f. [dal gr. διάϑεσις «disposizione», dal tema di διατίϑημι «disporre»; cfr. lat. tardo diathĕsis «malattia» e in partic. «flussione degli occhi»]. – 1. In linguistica, categoria grammaticale [...] del verbo che esprime la relazione tra il verbo stesso e il soggetto agente, e a cui corrisponde una flessione verbale specifica: d. attiva, passiva (e, con riferimento soprattutto ai verbi greci, d. media); ...
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assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado. ...
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produttivo
agg. [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre» (il lat. tardo productivus significava «che può essere allungato»)]. – 1. a. Che produce: germi p. di gravi infezioni. b. [...] p. (in contrapp. a flogosi desquamativa), quella caratterizzata da abbondante proliferazione di elementi cellulari. In senso fig., in linguistica, di elemento (in partic. prefisso, suffisso, radice), che sia presente in numerosa serie di parole e si ...
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inchiesta
inchièsta s. f. [der. di inchiedere, part. pass. inchiesto]. – 1. a. Indagine svolta oralmente o per iscritto per determinare lo stato oggettivo di fatti, situazioni, e sim.: fare, svolgere, [...] dei lettori e spesso anche con intenti di polemica politica o sociale; in linguistica, i. dialettale, raccolta di elementi linguistici dialettali ottenuta attraverso questionarî; i. sociologica, raccolta di informazioni relative a un certo ...
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contrazione
contrazióne s. f. [dal lat. contractio -onis, der. di contrahĕre «contrarre»]. – 1. Il contrarsi, l’esser contratto, con riferimento a corpo o materia che ha facoltà di restringersi, di raggrinzarsi. [...] sezione ortogonale alla direzione di sollecitazione, concomitante all’allungamento che si ha nella direzione della sollecitazione. 2. In linguistica, fusione di due vocali in una, la quale, nelle lingue che distinguono la quantità, risulta lunga. La ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso...
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del filologo Francesco d’Ovidio, che per...