allungamento
allungaménto s. m. [der. di allungare]. – 1. L’allungare e l’allungarsi: a. del percorso, di un vestito, ecc.; foglio di a., quello (comunem. detto anche allungo) che si può attaccare alla [...] , fusoliera, siluro, ecc.), rapporto tra la lunghezza dell’asse e il diametro del cerchio della sezione maestra. 5. In linguistica, accrescimento della quantità di una vocale. Si distinguono: l’a. apofonico, per es., in greco, nomin. πατήρ, accus ...
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allungare
v. tr. [der. di lungo1] (io allungo, tu allunghi, ecc.). – 1. a. Aumentare la lunghezza di qualche cosa, rendere più lungo: a. una corda, un vestito, un tavolo, il viaggio; a. la strada, seguire [...] ; con accezione partic., a. i tempi, protrarre i periodi di tempo previsti per l’attuazione di un programma. In linguistica, di vocali brevi che diventano lunghe (v. allungamento): l’accento allunga le vocali; vocale che si allunga per compenso ...
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assertivo
agg. [dall’ingl. assertive, der. del lat. asserĕre «asserire», part. pass. assertus]. – Che ha carattere di asserzione, che asserisce, affermativo. Nella terminologia linguistica, proposizioni [...] a., lo stesso che proposizioni enunciative ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] relativamente estesa. f. In geologia, èra s., o assol. il Secondario s. m., sinon. di èra mesozoica. g. In linguistica, in una parola polisillabica che possiede già un accento su una determinata sillaba (accento principale), è detto accento s. l ...
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neologia
neologìa s. f. [dal fr. néologie, comp. di néo- «neo-» e -logie «-logia»]. – In linguistica, il processo di arricchimento del lessico di una lingua attraverso la creazione di parole nuove, cioè [...] di neologismi in senso stretto, o attraverso l’attribuzione di un nuovo significato a parole già in uso nella lingua (v. neologismo) ...
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intensita
intensità s. f. [der. di intenso]. – 1. In senso assoluto, il fatto d’essere intenso: i. del pensiero, dello sguardo; l’i. del bruciore era insopportabile; nell’i. della contemplazione, aveva [...] , è il dato misurato dalla frequenza o, più in generale, dalla distribuzione di ognuna di tali grandezze. 4. In linguistica: a. I. (o tensione) articolatoria, il grado di manifestazione globale dell’articolazione, dipendente dal grado di tensione dei ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] è indipendente dalla quantità di materia considerata (per es., la densità, l’indice di rifrazione, ecc.). 4. In linguistica, sono detti intensivi i prefissi, infissi o suffissi che, aggiunti a radici verbali, accrescono la nozione lessicale di un ...
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volitivo
agg. [dal lat. mediev. volitivus, der. dal tema vol- delle forme volo, volui di velle «volere2»]. – 1. Che è dotato di grande forza di volontà: un uomo v., e, come sost., persona che ha una [...] che manifestano tale volontà: sguardo v., espressione volitiva. 2. In filosofia, proprio della volontà, fondato sulla volontà: atto v., forza volitiva. 3. In linguistica, che esprime una volontà: forme v. del verbo; congiuntivo volitivo. ...
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secrezione
secrezióne s. f. [dal lat. secretio -onis «separazione», der. di secretus, part. pass. di secernĕre «secernere»]. – 1. L’attività e la funzione di secernere: a. In fisiologia, la funzione [...] talune rocce in seguito a deposito di sostanze da parte di soluzioni mineralizzate circolanti o di gas endogeni. 4. In linguistica (col sign. originario e generico del lat. secretio «separazione»), il fenomeno secondo il quale una parte di una parola ...
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momentaneo
momentàneo agg. [dal lat. tardo momentaneus, der. di momentum «momento»]. – 1. Che dura un solo momento o, in genere, brevissimo tempo: avere uno smarrimento m.; essere colto da un m. malessere; [...] un dolore m.; fu soltanto una m. illusione; sorrise alla moglie e al suo pessimismo momentaneo (S. Nievo). 2. In linguistica: a. Nell’aspetto verbale, azione m., l’azione concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in un dato momento, sia nel loro divenire attraverso...
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del filologo Francesco d’Ovidio, che per...