performativo
agg. [dall’ingl. performative, der. di (to) perform «compiere, eseguire»]. – In linguistica, detto di enunciazioni (e per estens. anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione [...] , enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. «battezzo, ordino, maledico», e sim. Il termine, diffuso dal linguista e filosofo inglese J. L. Austin (1911-1960) nell’ambito della teoria degli atti ...
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comparatista
s. m. e f. [der. di comparato, comparativo] (pl. m. -i). – Chi si dedica a studî fondati sul metodo comparativo; studioso di letterature comparate; linguista specializzato in studî di grammatica [...] comparata (o di linguistica comparativa); giurista specializzato in diritto comparato. ...
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trasformazionale
agg. [dall’ingl. transformational, der. di transformation «trasformazione»]. – In linguistica, grammatica t. (o teoria t. della lingua), teoria e metodo (fondati dal linguista statunitense [...] N. Chomsky) che, partendo dal presupposto che tutte le possibili realizzazioni di una qualsiasi lingua si svolgano da un ristretto numero di tipi sintagmatici fondamentali per successive trasformazioni, ...
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glossematica
glossemàtica s. f. [dall’ingl. glossematics, der. di glosseme «glossema2»]. – Dottrina elaborata dal linguista danese L. Hjelmslev (1899-1965) come sviluppo dell’orientamento strutturalista: [...] piano sia dell’espressione sia del contenuto, e perciò è fuori dei limiti scientifici della ricerca, essa definisce il segno linguistico come rapporto di mutua dipendenza tra una forma di espressione e una forma di contenuto, e analogam. il sistema ...
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linguisticalinguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue [...] (un suo particolare indirizzo è la l. strutturale, che si propone di determinare le strutture interne di un dato sistema linguistico, analizzando i rapporti e le opposizioni dei diversi elementi che lo costituiscono); l. applicata, che ha per fine l ...
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glottologo
glottòlogo s. m. (f. -a) [comp. di glotto- e -logo] (pl. m. -gi). – Chi attende allo studio della glottologia; indica sempre un’attività di studio condotta con metodo scientifico, ed è sinon. [...] meno com. di linguista. ...
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nostratico
nostràtico agg. [der. del lat. nostras -atis «nostrale»] (pl. m. -ci). – In linguistica, termine usato con due valori sostanzialmente diversi: dal linguista danese H. Pedersen (1925), che [...] ha chiamato lingue n. un complesso di famiglie linguistiche (indoeuropea, semitica, ugrofinnica, ecc.) tra le quali egli scorgeva rapporti di parentela; e dal francese A. Cuny (1944), che con lingua n. ha indicato la presunta lingua madre comune dell ...
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biscardaggine
s. f. (iron.) Atteggiamento tipico del conduttore televisivo Aldo Biscardi. ◆ La società spudorata è quella che per la semplice pubblicità di un dentifricio mette in immagine i glutei di [...] Tv private, dove impazza la «biscardaggine», che è un neologismo derivato da «biscardeggiare» e non ancora vidimato dal linguista Tullio De Mauro. (Giuseppe Bonura, Avvenire, 23 novembre 2006, p. 31, Agorà).
Derivato dal nome proprio (Aldo) Biscardi ...
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Sabatini, Alma. – Linguista e attivista italiana per i diritti civili (Roma 1922 - ivi 1988). Laureatasi nel 1945 in Lettere moderne all’Università degli studi di Roma, dalla metà degli anni Cinquanta ha affiancato agli studi di linguistica...