traduttore /tradu't:ore/ s. m. [dal lat. traductor -oris, che aveva solo il sign. di "chi fa passare, chi trasferisce"]. - 1. (f. -trice) [chi traduce in altra lingua: i primi t. di Omero] ≈ (ant.) dragomanno, [...] (ant.) turcimanno. ● Espressioni: traduttore simultaneo [professionista che traduce le frasi di qualcuno man mano che vengono pronunciate] ≈ interprete, simultaneista. 2. (inform.) [programma che traduce da un linguaggio a un altro] ≈ traslatore. ...
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scabro /'skabro/ agg. [dal lat. scaber -bra -brum "ruvido"]. - 1. [di superficie, parete e sim., che non è né liscia né uniforme] ≈ e ↔ [→ SCABROSO (1)]. 2. (estens., lett.) [di terreno, suolo e sim., [...] la sensibilità e il pudore altrui, risulta difficile da esporre e da trattare] ≈ [→ SCABROSO (3)]. b. [di stile, linguaggio e sim., che denota stringatezza ed essenzialità: la s. prosa del Verga verista] ≈ asciutto, conciso, disadorno, essenziale ...
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traslato [dal lat. translatus, part. pass. di transferre "trasferire, trasportare"]. - ■ agg. (ling.) [trasformato per metafora o altro tipo di espressione figurata: parola usata in senso t.] ≈ figurato, [...] nel sostituire una parola con un'altra in base a un rapporto di similitudine fra le due] ≈ metafora, (ant.) traslazione. 2. (estens., crit.) [qualsiasi forma figurata del linguaggio] ≈ figura retorica, tropo. ⇓ metafora, metonimia, sineddoche. ...
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traslatore /trazla'tore/ s. m. [dal lat. translator -oris]. - 1. (f. -trice) [chi opera una traslazione] ≈ (non com.) traslocatore, trasportatore. 2. (tecn.) [impianto adibito al trasporto di merci, spec. [...] e, spesso, la conversione di energia all'interno dello stesso sistema o da un sistema a un altro] ≈ trasduttore. 4. (inform.) [programma che converte un programma, una serie di dati o un documento da un linguaggio a un altro] ≈ traduttore. ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] c. rischia di farti passare per una persona maleducata.
Usi lessicali pieni - Di là dagli usi pronominali o anaforici, nel linguaggio fam., c. sta di solito per oggetto, arnese, e si incontra molto spesso accompagnato da un gesto per indicare un ...
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Fabio Rossi
culo. Finestra di approfondimento
Parte del corpo - C. è termine ritenuto volg. ed è pertanto spesso evitato e sostituito da sinon. eufem., il più comune dei quali è sedere, anch’esso tuttavia [...] . (ma la grafia non sempre riproduce la pronuncia, estremamente legata: vaffanculo!, o anche fanculo!, ormai frequente nel linguaggio cinematografico come sostituto ital. dell’ingl. fuck you!). Sostituti meno forti. sono andare (o mandare) a quel paese ...
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pezza /'pɛts:a/ s. f. [dal celt. ✻pettia, da cui anche il fr. pièce]. - 1. a. [pezzo di tessuto adibito a vari usi, per lo più per fare le pulizie] ≈ (region.) cencio, (region.) mappina, panno, straccio, [...] una p. da piedi] ≈ cane, nulla, zero. □ pezza d'appoggio (o giustificativa) [calco del fr. pièce à l'appui, nel linguaggio burocr., quanto serve a giustificare una spesa; anche, ciò che è a fondamento di un fatto e sim.] ≈ documento, giustificativo. ...
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esoterico /ezo'tɛriko/ agg. [dal lat. tardo esoterĭcus, gr. esōterikós, der. di ésō "dentro"] (pl. m. -ci). - 1. (filos.) [dell'insegnamento riservato dagli antichi filosofi greci e spec. da Aristotele [...] . ↔ essoterico, pubblico. 3. (estens.) [detto di ciò che può essere inteso solo dai più preparati: linguaggio e.] ≈ arcano, (non com.) criptico, enigmatico, ermetico, iniziatico, misterioso, occulto, segreto. ↔ chiaro, (non com.) essoterico ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...