piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] e p. dei tori è stata detta (per calco dello spagn. plaza de toros) l’arena per la tauromachia. Più in partic., nel linguaggio milit., p. d’armi (cfr. il fr. place d’armes), denominazione ant., ma conservata ancora oggi come toponimo in alcune città ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , montoni), sia torri o altre strutture con le quali si cercava di avvicinare o scalare le mura nemiche. Anche nel linguaggio letter. e poet.: Argante ... Quella m. eccelsa arder promette (T. Tasso), la torre d’assedio; o questa è macchina Contra ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] cuore la sede degli affetti; Là ne la bella Italia, ov’è la sede Del valor vero e de la vera fede (T. Tasso). Nel linguaggio medico e nell’uso com., parte o organo del corpo in cui ha origine, o in cui si manifesta una malattia, una disfunzione e sim ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a nessun patto. c. Con uso iperbolico, nel linguaggio fam., un m., una gran quantità, moltissimo: ho un m. di guai, di fastidî; hai detto un m. di sciocchezze; gli fece un m ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , le cui variazioni risultano dalle variazioni dei prezzi dei beni esportati e di quelli importati misurate da numeri indici. b. Nel linguaggio economico-finanz., sinon. di saggio o tasso d’interesse e di sconto: capitale impiegato alla r. del 6%. In ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] la luce, il telefono, interrompere l’erogazione del servizio in seguito a mancato pagamento delle bollette da parte dell’utente. Nel linguaggio marin., t. la rotta, passare di prua a un’altra nave, a piccola distanza; t. il vento, t. la terra, rubare ...
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giro
s. m. [lat. gȳrus, gr. γῦρος]. – 1. a. La linea che limita una superficie, perimetro: lo spiazzo ha un g. di 200 metri; il g. delle mura, il perimetro della superficie racchiusa dalle mura, e le [...] i g. dell’elica; disco in vinile a 33, a 45 g., che ruota cioè alla velocità di 33 o 45 giri al minuto. Nel linguaggio degli automobilisti, il motore va su di giri, quando aumenta la sua frequenza di rotazione (di qui l’uso fig. fam. andare o essere ...
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metalinguistico
metalinguìstico agg. [comp. di meta- e linguistico; nel sign. 1, der. di metalingua] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente o relativo alla metalingua, ossia al metalinguaggio (nel sign. 1 di [...] ): enunciati m.; il carattere m. del linguaggio grammaticale, del linguaggio lessicografico; funzione m., la funzione che consente a un linguaggio naturale di essere usato come codice per la descrizione del linguaggio stesso. 2. Che va oltre l’ambito ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] prima grandezza rispetto alla seconda, presa come unità. R. incrementale, v. incrementale. b. Con sign. affine, il termine è usato anche nel linguaggio com.: tra il raccolto di quest’anno e quello dell’anno scorso c’è un r. di 10 a 8; stabilire un r ...
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rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] e riparo. 3. Nell’industria tessile, l’insieme dei licci necessarî per eseguire un dato intreccio durante l’incorsatura. 4. Nel linguaggio sportivo, l’azione, e il tiro o il lancio con cui si effettua, di rimandare o di rimettere in gioco la palla ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...