vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] Con riguardo a chi o a ciò che riceve il vento: camminare col v. in faccia, col v. di schiena; nel linguaggio venatorio, prendere vento, detto del cane da caccia che nella cerca della selvaggina tende ad avere il vento favorevole cambiando direzione ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] , la successione al trono dà luogo a controversie che dal piano giuridico possono trasferirsi su quello politico e militare. Nel linguaggio giornalistico si parla inoltre di c. al buio, per indicare una crisi di governo che si apre senza che ci ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] o zona di passaggio, o direzione: tra Roma e Napoli vi sono due linee ferroviarie, una via Formia e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza: la catena fa via di poppa; via d’acqua ...
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metalinguaggio
metalinguàggio s. m. [comp. di meta- e linguaggio]. – 1. Termine, introdotto dapprima in logica matematica (per analogia con quello di metamatematica) per indicare in generale un linguaggio, [...] stessi, nonché dagli usi sintattici, appartenenti alla lingua analizzata; sono metalinguaggi, in tal senso, il linguaggio grammaticale e il linguaggio lessicografico, con cui rispettivam. il grammatico descrive i fatti grammaticali e l’autore di un ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] al mare, gettarsi in m. ai nemici, e sim.), si è sviluppata l’accezione della parola – di uso com. anche nel linguaggio scient. – per indicare ciò che circonda tutt’intorno, l’ambiente, occupato o no da materia, in cui avviene un determinato fenomeno ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] v. anche va’ e vieni. In alcuni casi, però, equivale ad andare o differisce poco dal sign. fondamentale di questo verbo; così, nel linguaggio marin., v. a dritta o a sinistra, accostare verso dritta o verso sinistra: v. al vento o all’orza, e v. alla ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] a un q. dell’eredità, possiedono quasi i tre q. dell’intero condominio (per il termine tre q., usato come s. m. nel linguaggio della moda, ma anche per altri usi della locuz., v. trequarti); descrivere un q. di giro, un q. di cerchio. Riferito ad ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] ci restano da considerare i tiri di p. in bianco verso levante e verso ponente (Galilei); l’espressione è ancora viva nel linguaggio com., con senso fig., per indicare un atto compiuto o da compiere senza alcuna preparazione: così di p. in bianco non ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] studî, delle tue ricerche?; essere o. di venerazione, di amore, di pietà, d’invidia; divenire o. di scherno. b. Nel linguaggio giur., o. del diritto, in senso generale, l’attività umana nelle sue varie manifestazioni; più comunem., con riferimento ai ...
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leva1
lèva1 (ant. lièva) s. f. [der. di levare «alzare»]. – 1. a. In fisica, macchina semplice che consiste in un corpo rigido (di norma costituito da una sbarra) girevole intorno a un asse fisso (detto [...] leva si dice vantaggiosa, indifferente o svantaggiosa a seconda che la potenza sia minore, uguale o maggiore della resistenza. b. Nel linguaggio com.: sollevare un masso con una l.; dar leva, e più com. far leva, operare, alzare con una leva: diedero ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...