piazza
1. MAPPA La PIAZZA è un’area libera che si apre nello spazio cittadino all’incrocio di più vie, delimitata da costruzioni (p. del mercato, p. del Duomo). 2. Si chiama così anche la gente adunata [...] di provincia) e gli stessi abitanti del luogo, considerati come possibili spettatori (una p. molto esigente). 5. Nel linguaggio militare, si chiama piazza d’armi un’ampia spianata destinata alle esercitazioni militari (e così viene definito, in senso ...
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rivista
1. MAPPA RIVISTA è una parola propria del linguaggio militare e indica l’ispezione e l’esame che il superiore fa di singoli elementi o reparti per accertarsi che il vestiario e l’armamento siano [...] rassegna, da parte di un’autorità, di reparti in servizio d’onore o che sfilano in occasioni solenni. 2. Nel linguaggio comune, con senso figurato, indica il fatto di esaminare e valutare con metodicità e compiutezza fatti, circostanze e situazioni ...
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scambio
1. MAPPA Si dice SCAMBIO l’azione di prendere una cosa o una persona al posto di un’altra (l’intreccio della commedia è basato sopra uno s. di persone) oppure 2. MAPPA l’atto del dare qualche [...] . di colpi; s. di cortesie; s. di notizie, d’informazioni; scambi culturali con l’estero). La parola è molto usata nel linguaggio economico dove 3. MAPPA indica la cessione di un bene, di un servizio o di una prestazione a un altro soggetto economico ...
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silenzio
1. MAPPA Il SILENZIO è l’assenza di rumori, di suoni, voci (il s. della notte; nella casa abbandonata regnava un profondo s.; un s. di morte; il s. fu rotto da un urlo; è possibile avere un [...] (stare, rimanere in s.; ascoltare in s.; ci fu un breve, un lungo s., un s. imbarazzante, glaciale); 2. nel linguaggio militare, in particolare, indica il dovere di non disturbare il riposo o la tranquillità parlando o facendo rumore, il periodo di ...
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verbo
1. MAPPA Un VERBO è una parola che indica un’azione, un fatto, una situazione o una trasformazione; in grammatica, il verbo è tradizionalmente indicato come una delle cosiddette parti del discorso, [...] v.), mentre in senso scherzoso si riferisce a una parola autorevole, solenne (ascoltare il v. del maestro). 3. Nel linguaggio della religione cattolica, il verbo (spesso scritto con iniziale maiuscola: il Verbo) è la parola di Dio, cioè i testi ...
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danzaterapeuta s. f. e m. Chi cura attraverso la danzaterapia. ♦ Sono aperte le iscrizioni al primo corso di formazione professionale per danzaterapeuti e al primo corso di aggiornamento per operatori [...] danzaterapia, è, addirittura, facile: per bambini di tutte le età, anche non udenti, perché quello che parla qui è il linguaggio dei segni. Si intitola Il violoncello dalle orecchie rosa e racconta la storia di un elefantino che si sentiva diverso e ...
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schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, [...] ) • Non credo che accadrà lo stesso a De Benedetti [Andrea, autore del saggio Così non schwa. Limiti ed eccessi del linguaggio inclusivo (2022)], che ha fatto l’impossibile per congegnare il suo libro in modo che non si presti facilmente all’uso come ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] Con riguardo a chi o a ciò che riceve il vento: camminare col v. in faccia, col v. di schiena; nel linguaggio venatorio, prendere vento, detto del cane da caccia che nella cerca della selvaggina tende ad avere il vento favorevole cambiando direzione ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] , la successione al trono dà luogo a controversie che dal piano giuridico possono trasferirsi su quello politico e militare. Nel linguaggio giornalistico si parla inoltre di c. al buio, per indicare una crisi di governo che si apre senza che ci ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] o zona di passaggio, o direzione: tra Roma e Napoli vi sono due linee ferroviarie, una via Formia e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza: la catena fa via di poppa; via d’acqua ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...