idioma
idiòma s. m. [dal lat. idioma -mătis, gr. ἰδίωμα -ώματος «particolarità; peculiarità di stile; linguaggio», der. di ἴδιος «particolare»] (pl. -i). – Lingua propria e particolare di una nazione: [...] de la culla, E, consolando, usava l’idïoma Che prima i padri e le madri trastulla (Dante), cioè il balbettante linguaggio infantile che i genitori imitano nel parlare al bambino. Con uso più tecnico, ma limitato ad alcuni linguisti, insieme di più ...
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repertare
v. tr. [der. di reperto] (io repèrto, ecc.). – Ritrovare; è voce del linguaggio burocr. e forense: r. prove, indizî; o del linguaggio medico, riscontrare, constatare obiettivamente: r. in un [...] cadavere tracce di veleno. ◆ Part. pass. repertato, anche come agg., spec. nel linguaggio forense, di oggetto acquisito alla giustizia (v. reperto). ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui [...] o per l’altro sign., capitale3, ai luoghi 1 b e 1 e). Come locuz. aggettivale, è usata nel linguaggio finanziario l’espressione in sociale, per indicare l’operazione commerciale o finanziaria il cui risultato economico viene ripartito per convenzione ...
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difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, [...] d. (per la difesa come reparto di giocatori nel calcio e in altri giochi di squadra, v. sopra, al n. 1 b). Nel linguaggio forense, l’avvocato o gli avvocati difensori: la parola è alla d.; la d. ha da fare qualche obiezione?; collegio di difesa, l ...
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percussione
percussióne (raro e ant. percossióne) s. f. [dal lat. percussio -onis, der. di percutĕre «percuotere», part. pass. percussus]. – 1. L’atto, il fatto di percuotere o di essere percosso, e [...] essere utilizzata per ricerche cristallografiche. 4. Nella metrica classica, lo stesso, ma meno com., che ictus. 5. Nel linguaggio finanz. (con riferimento al sign. 4 di percuotere), il processo mediante il quale un’imposta colpisce il contribuente ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] con g. unanime. Anche l’apprezzamento in base al quale si decide, e la formulazione di tale apprezzamento. Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito o su apposito verbale; nella scuola dell’obbligo (elementare e scuola ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] qualsiasi cosa (spec. moda, usanza e sim.) la cui importanza diminuisce a confronto di altre. Con uso assol., nel linguaggio marin., si dice che un veliero perde, quando non riesce a progredire nella direzione voluta (cioè perde cammino), ovvero, nel ...
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ambiente
ambiènte s. m. [dal lat. ambiens -entis, part. pres. di ambire «andare intorno, circondare», in origine usato come agg. riferito all’aria o ad altro fluido]. – 1. a. Spazio che circonda una [...] la temperatura propria e normale di un ambiente determinato: reazione chimica che avviene a temperatura a.; talora anche nel linguaggio com.: il vino rosso si beve a temperatura a., non rinfrescato; meno com., secondo l’uso aggettivale originario, l ...
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apertura
s. f. [lat. apertura, der. di aperire «aprire», part. pass. apertus]. – 1. a. L’aprire, l’aprirsi (nel sign. proprio del verbo): a. di un varco; a. di una finestra nella parete; a. di una strada; [...] nel semplice apertura) e sinfonia. Talora, con sign. concr., ciò che apre, che dà inizio a qualcosa; in partic., nel linguaggio giornalistico, titolo o articolo pubblicato in alto a sinistra nella prima pagina di un giornale (coincide in genere con l ...
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intimare
v. tr. [dal lat. tardo intimare (der. di intĭmus «intimo»), propr. «rendere intimo, far penetrare, anche nella mente» e per estens. «far sapere, notificare»] (io intìmo, alla lat. ìntimo, ecc.). [...] immediato; i. lo sfratto; i. la comparizione in giudizio. 2. In senso più etimologico, notificare, in alcune espressioni del linguaggio eccles.: i. l’elezione alla persona eletta; i. il digiuno, la penitenza; raro, i. un concilio, un capitolo ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...