formalizzare
formaliżżare v. tr. [der. di formale1]. – Rendere formale, soprattutto in alcune accezioni specifiche: f. un’istruttoria, nel linguaggio forense, far passare l’istruttoria da sommaria a [...] automaticamente, dati che per sé stessi non sono formali. ◆ Part. pass. formaliżżato, anche come agg.: in logica, linguaggio formalizzato, linguaggio in cui tutti i termini sono definiti esplicitamente e usati in modo conforme a tali definizioni. ...
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verifica
verìfica s. f. [der. di verificare]. – L’azione e l’operazione di verificare, il fatto di venire verificato (è forma ormai più com. e di uso più largo di verificazione, spec. nel linguaggio [...] richiesto dalla legge, dal regolamento o dallo statuto: chiedere, effettuare la v. del numero legale. b. Nel linguaggio politico e giornalistico, accertamento della sussistenza delle motivazioni di fondo e delle condizioni che hanno determinato un ...
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verificare
v. tr. [dal lat. mediev. verificare, comp. di verus «vero» e tema di facĕre «fare», con influenza, nel sign. 1, del fr. vérifier] (io verìfico, tu verìfichi, ecc.). – 1. Accertare mediante [...] v. il numero legale, controllare che sussista il numero minimo di membri presenti (v. verifica, n. 2 a). c. Nel linguaggio politico e giornalistico, v. la maggioranza, la coalizione di governo, un’alleanza politica, accertare che sussistano ancora le ...
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virare
v. tr. e intr. [dal fr. virer, che risale al lat. gyrare incrociato con vibrare]. – 1. tr. In marina, girare, far ruotare: v. l’argano (meno com. l’ancora), far ruotare l’argano o un verricello [...] . c. In chimica, riferito a soluzioni, passare da un colore a un altro: la soluzione vira al rosso; esteso anche al linguaggio corrente e letter.: il viola è un colore che tende a v.; l’azzurro del cielo ha virato successivamente verso il pervinca ...
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slittare
v. intr. [der. di slitta] (aus. avere e essere). – 1. non com. Andare in slitta: non so sciare, ma mi diverto a s.; i ragazzi hanno slittato tutto il giorno giù per la discesa. 2. estens. Scivolare, [...] animali, scivolare, sdrucciolare: il cavallo è slittato sulla neve e si è piegato sui ginocchi. 3. fig. a. Nel linguaggio econ. e finanziario, riferito a monete, perdere di valore, diminuire il proprio potere di acquisto: il dollaro si è stabilizzato ...
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mirato
agg. [propr., part. pass. di mirare, con il senso di «preso di mira», cioè «puntato, scelto come preciso obiettivo»]. – Genericam., rivolto a un punto o a uno scopo preciso, precedentemente fissato [...] la ricerca di elementi che possano accertare o escludere l’esistenza di un fatto patologico sospettato. b. Nel linguaggio tecnico, con riferimento a macchine o apparecchiature espressamente progettate in vista di una particolare applicazione. c. Nel ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] o in) un luogo, rifugiarvisi, far sosta in esso: si pigliò porto a un paese detto ‘Menaggio’ (Foscolo). Spese di porto, nel linguaggio comm., l’insieme degli oneri che si devono sostenere per l’approdo e la sosta di una nave in un porto. Stabilimento ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] dopo C., per il computo degli anni nelle datazioni; la dottrina di C., la religione di C. (letter. del C., ma anche nell’odierno linguaggio eccles. l’articolo è frequente: il C., del C., al C.); credere in C.; non crede né in C. né nel diavolo, di ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] buone e cattive, favorevoli e avverse: la f. delle parole; la f. degli stati; con varia f., con varia vicenda. Nel linguaggio della critica, la risonanza che uno scrittore o un’opera hanno avuto presso i contemporanei o in tempi successivi, cioè l ...
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input
〈ìnput〉 s. ingl. [dal v. (to) put in «mettere dentro»] (pl. inputs 〈ìnputs〉), usato in ital. al masch. – 1. Termine corrispondente all’ital. ingresso, di largo uso nel linguaggio tecn. e scient. [...] ). Per la locuz. analisi input-output, o analisi delle interdipendenze strutturali e settoriali, v. interdipendenza. 3. fig. Nel linguaggio com., impulso, direttiva che consente l’avvio di qualcosa: per farlo lavorare bene, bisogna dargli l’i. giusto ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...