passivo
agg. [dal lat. tardo passivus, der. di passus, part. pass. di pati «patire, subire»]. – 1. In senso generico, che subisce, che riceve l’azione (in contrapp. a attivo). Nel linguaggio com., che [...] bilancio preventivo, le uscite; elementi p., i debiti e gli altri oneri gravanti sull’amministrazione di un’azienda. Nel linguaggio banc., operazioni p., le operazioni di provvista di fondi, quelle cioè mediante le quali le banche prendono capitali a ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] e croccante fatta di farina di grano duro); edizioni di m.; leggere la musica. 2. Con usi estens., soprattutto nel linguaggio fam.: a. Insieme di esecutori, soprattutto quando si tratti di una banda militare: la m. del reggimento, delle guardie ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] fornisca a chi la possiede un reddito monetario effettivo o presunto (con questa accezione, anche nel linguaggio fiscale; e sempre nel linguaggio fiscale, ritenuta alla f., modo di riscossione dell’imposta sul reddito consistente in una ritenuta sui ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] a. Chi esercita un alto ufficio, agendo in nome e per conto di un’autorità superiore: i m. del re (solo nel linguaggio letter. e in senso storico: gli alti dignitarî e ufficiali di corte che assistevano il sovrano nelle sue funzioni e soprintendevano ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] il concetto è stato poi esteso alle superfici e alle varietà algebriche (g. aritmetico, geometrico, superficiale, ecc.). 2. a. Nel linguaggio com., l’insieme dei caratteri essenziali per cui una cosa è simile ad altre o differisce da altre; con tale ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] platino e il palladio, 750, 585, 500 e 333 millesimi per l’oro, 925, 835 e 800 millesimi per l’argento: nel linguaggio corrente il titolo per l’oro è comunem. espresso in carati. Il titolo del metallo viene fatto constare mediante l’apposizione del ...
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mutismo
s. m. [der. di muto]. – 1. In medicina, incapacità di usare il linguaggio parlato: in genere dovuta a ritardo o mancato sviluppo del linguaggio (come nel sordomutismo o nelle minorazioni psichiche [...] o di opposizione all’ambiente (come nel mutacismo), oppure un sintomo isterico (come in talune malattie mentali). 2. Nel linguaggio com., lo stare muto, il tacere per propria volontà contro ogni sollecitazione a parlare: si chiuse in un ostinato ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] specifico, quali mutacico, sordomuto, anartrico, afasico. Spesso con funzione di s. m. (f. -a): un muto, una muta; il linguaggio dei muti. Per estens., anche di animali che non hanno voce articolata: essere m. come un pesce, scherz., di persona che ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] martiro, Ne la presenza del Soldan superba predicò Cristo (Dante, di s. Francesco). Frequenti nell’uso eccles., talora anche nel linguaggio com., le espressioni alla (ant. nella) p. di Dio, del Signore, del Padre, di tono più solenne che davanti a ...
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accidente
accidènte s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre «accadere»]. – 1. a. Ciò che accade, e in partic. ciò che accade fortuitamente, senza una ragione apparente; avvenimento imprevisto, [...] , ciò che appartiene a un oggetto in modo casuale, o anche per sé stesso, senza però far parte della sua essenza. Di qui, nel linguaggio com. e fam., le locuz. fig. non saperne un a., non capirci un a., non gliene importa un a., cioè nulla. 4. Nella ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...