tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] seguito a mancato pagamento delle bollette da parte dell’utente. Nel linguaggio marin., t. la rotta, passare di prua a un’altra procedere per la linea retta, senza seguire le sinuosità della strada regolare. f. In enologia, t. un vino, mescolare a ...
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rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] necessarî per eseguire un dato intreccio durante l’incorsatura. 4. Nel linguaggio sportivo, l’azione, e il tiro o il lancio con allo scopo di speculare sulle differenze dei cambî o per regolare nel modo più conveniente un debito o credito in moneta ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] del treno, della nave; il m. dell’orologio; m. regolare, lento, affrettato; e questo è cagione al Primo Mobile per (o arte cinetica), v. cinetico, n. 1. e. Nel linguaggio della critica letteraria e dello spettacolo, il termine può essere usato sia ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] sonora della s italiana si può ridurre soltanto in parte sotto regole precise. Lasciando da parte per ora la s tra targhe automobilistiche, è sigla internazionale della Svezia. Nel linguaggio commerciale, seguita da una sbarretta obliqua (s/ o ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] d’opera prima di essere assunto dall’imprenditore con regolare contratto; analogam., prendere, dare in prova un , per la seconda, per l’ultima prova. b. Nel linguaggio teatrale e dello spettacolo, saggio di esecuzione effettuato generalm. in privato ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] fig., ch. il conto (o i conti) con qualcuno, regolare definitivamente i rapporti con lui. d. Ch. l’animo alla altri giocatori, rimanendo perciò vincitore. Con altro senso, nel linguaggio fam., ch. con qualcuno, interrompere ogni rapporto: con lui ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale [...] s. di una teoria assiomatica, il modello più intuitivo e più regolare della teoria (in partic., una teoria per i numeri naturali piccolo quanto è più grande tale numero. g. Nel linguaggio economico, spec. con riferimento alla Gran Bretagna, titolo s ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] atti e comportamenti, con lo scopo di regolare i fondamentali rapporti (familiari, economici, politici) comportamento attivo o omissivo da parte di altri (specificamente, nel linguaggio giur., d. soggettivo); spesso contrapposto al dovere: d. di ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] , come unità (es. fabbro, insetto); n. regolare, irregolare, secondo la maggiore o minore conformità alle regole morfologiche prevalenti in una data lingua; ecc. Nel linguaggio di alcune discipline, soprattutto nelle classificazioni delle scienze ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] ; o l’aspetto di una superficie che non proceda con continuità regolare ma si presenti come una serie di gradini: capelli tagliati a conformazione originaria naturale, cioè senza alterazioni. Nel linguaggio com., fare le s., eseguirle per esercizio ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. Il termine i. deriva dal fr. informatique...