formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] Complesso di simboli (numeri, lettere, ecc.) e di segni convenzionali indicanti relazioni, legami, operazioni, ecc., tra i secondo una f. nuova; in partic., nel linguaggio politico, insieme dei punti programmatici e delle alleanze parlamentari su cui ...
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volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] gìano i rosignuoli (Ariosto); il v. delle rondini; il v. spezzato dei pipistrelli; il v. delle api, delle vespe, ecc. (per v memorizzare segni di riferimento utili a ritrovare gli stessi luoghi al ritorno da voli in cerca di cibo. Nel linguaggio ...
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marcatore
marcatóre s. m. [der. di marcare]. – 1. (f. -trice) a. In varî settori dell’artigianato e dell’industria, chi è addetto a marcare, cioè ad applicare marche o segni distintivi sui prodotti di [...] venatorio, lo stesso che marca (v. marca4). 3. (f. -trice) Nel linguaggio sport., il giocatore che realizza punti per la propria squadra: è in testa nella classifica dei marcatori. Anche, il giocatore che esercita azione di marcamento nei confronti ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] c. In logica, c. sintattica, classe di segni di un dato linguaggio che possono essere scambiati tra loro, in una in comune: le c. meno abbienti; appartieni anche tu alla c. dei fortunati. Con accezioni più particolari: a. L’insieme di coloro (c. ...
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pianeta3
pianéta3 (ant. pianéto) s. m. [lat. planēta, dal gr. πλανήτης «errante, vagante», der. di πλανάω «andare errando»] (pl. -i). – 1. a. Nome con cui gli antichi indicarono gli oggetti celesti da [...] e Nettuno), più lontani dal Sole e meno densi dei precedenti, ma di grande massa e volume, la la loro posizione rispetto ai segni zodiacali ogni evento del mondo ’astro di Spagna (Carducci). 2. Nel linguaggio poet., stella, astro in genere: Buio d ...
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trasporto
traspòrto s. m. [der. di trasportare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di trasportare, il fatto di venire trasportato, e le modalità e i mezzi con cui si esegue: t. di persone, di merci, di [...] un servizio organizzato per il t. dei feriti; t. funebre (o semplicem. trasporto; nel linguaggio giur. t. del cadavere o un’identità o di un’equazione uno o più termini, cambiando i loro rispettivi segni. Così, per es., l’equazione x3 – 3 x + 5 = 7 ...
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stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] cui gli antichi (anteriormente alla divisione dello zodiaco solare in 12 segni) si servivano per misurare il movimento della Luna stessa (v. nel linguaggio ufficiale, da stazione di fecondazione equina o, rispettivam., taurina. 7. S. dei carabinieri ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. [...] ). b. Accezioni e usi partic. del linguaggio finanz. e comm.: c. moneta o monetata verde, obbligatorio per la circolazione dei veicoli nei paesi stranieri, che assol. carte): cartoncini rettangolari con varî segni e figure che, riuniti in mazzi di ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con [...] una frase), indicata mediante segni convenzionali, com’è in gruppi, scene, azioni). In araldica, attributo dei bisanti e delle torte sui quali appare un volto nel modo più semplice e ovvio, cioè in linguaggio proprio, ma per mezzo di una o più ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] segno del meno): tredici meno otto è uguale a cinque (in cifre: 13-8=5, che si legge anche, correntemente, tredici meno otto uguale cinque). Analogam., nel linguaggio a qualità non lodevoli: non è certo da m. dei suoi degni compagni. b. Fare a m. di ...
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linguaggio dei segni
Forma di comunicazione non verbale mediante gesti simbolici utilizzata dalle persone sorde. Negli individui colpiti da sordità profonda in età prelinguistica l’apprendimento del linguaggio non può ovviamente avvenire attraverso...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...