semiotichese
s. m. (iron.) Il linguaggio, talvolta incomprensibile, di chi studia i sistemi di segni nei processi comunicativi. ◆ I forsennati dello shopping compulsivo si daranno lustro da questa lettura: [...] non alienati sono costoro, ma uomini immersi nel flusso deisegni dell’ipermondo consumistico o, per dirla in semiotichese, protagonisti di quella semiosfera del consumo che ci avvolge: (Guido Caserza, Sicilia, 18 giugno 2006, p. 33, Cultura & ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] direzione dell’albergo non risponde dei valori non depositati in cassaforte. Nel linguaggio di borsa, valori, tutto ciò da una funzione, ovvero la misura di una grandezza (con segno, ove la grandezza sia suscettibile di valori positivi e negativi) ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] sia l’asportazione o, nel linguaggio corrente, l’amputazione di una sua d’oro per la coniazione di 96 fiorini, ognuno dei quali pesava 3,54 g. Nei paesi a sistema 2. a. L’effetto del tagliare, il segno che rimane, la soluzione di continuità che ne ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] francobolli, oppure francobolli ordinarî con parole o particolari segni in sovrastampa o in perforazione, emessi a uso di agevolare il lavoro dei rappresentanti dei giornali, della radio, della televisione. c. Nel linguaggio eccles., atto di culto ...
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mossa
mòssa s. f. [femm. sostantivato di mosso, part. pass. di muovere]. – L’atto del muoversi o del muovere; movimento singolo e rapido. In partic.: 1. a. Movimento del corpo o di una parte di esso: [...] è oggetto di studio della cosiddetta teoria dei giochi: v. gioco, n. 2 a); nel linguaggio milit., ogni movimento, o azione, che visita (Manzoni); non stare sulle m., alle m., dei cavalli, dare segni d’impazienza e, in senso fig., di persona, mostrare ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] lettura; con accezione partic., nel linguaggio teatrale, la prima prova di studio di Pisa (Galilei); per la l. dei semplici nelle facoltà di medicina, v. semplice2. di riconoscere e acquisire o rilevare o tradurre segni e dati di varia natura: l. di ...
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zodiaco
żodìaco (o Żodìaco) s. m. [dal lat. zodiăcus, gr. ζῳδιακός (der. di ζῴδιον «figura, segno celeste», che è propr. il dim. di ζῷον «animale», e poi «immagine, figura»), sottint. κύκλος: propr. [...] circolo) delle figure celesti»; nel linguaggio scientifico è sentito come nome proprio entra invece nella precedente costellazione dei Pesci; per conservare l’uso sono stati perciò introdotti i cosiddetti segni dello z., convenendo di dividere ancora ...
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correzione
correzióne s. f. [dal lat. correctio -onis, der. di corrigĕre «correggere», part. pass. correctus]. – 1. a. L’azione e il modo di correggere, cioè di migliorare, o cercare di migliorare, moralmente: [...] parole, le frasi, i numeri, i segni in cui vi siano errori materiali o con altre lettere, parole, ecc.: fare la c. dei compiti degli alunni; c. di un calcolo; c. della pronuncia. Con accezioni partic., nel linguaggio scient. e tecn.: a. Aggiunta o ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo [...] . Nel linguaggio burocr., detto di alcune scritture intestate a uno o più nomi: elenco n.; ruolo n. dei contribuenti; nel linguaggio burocr.: segnalare i n.; ordinare alfabeticamente i nominativi. b. Sigla, insieme di lettere, numeri o segni che ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] a bassissima quota. g. Nel linguaggio econ., s. bancario o creditizio, uno dall’altro; per es., s. dei prezzi, insieme dei prezzi esistenti in un dato momento e in per servire a determinate operazioni: s. di segni, di simboli; s. di stenografia; s. ...
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linguaggio dei segni
Forma di comunicazione non verbale mediante gesti simbolici utilizzata dalle persone sorde. Negli individui colpiti da sordità profonda in età prelinguistica l’apprendimento del linguaggio non può ovviamente avvenire attraverso...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...