termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] , un periodo di oltre 60 mesi); di tossicità a medio e a lungo t. si parla anche nel linguaggio medico, in contrapp. alla tossicità acuta. c. Spazio di tempo compreso tra due estremi per lo più determinati. In partic., nell’uso commerciale e bancario ...
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conquista
1. MAPPA La CONQUISTA è l’azione stessa del conquistare qualcosa, con le armi o con altri mezzi o metodi (le conquiste di Napoleone), ed è anche il possesso di ciò che si è conquistato (i [...] umanità), e più in generale un risultato raggiunto (ricordiamo la lotta dei neri d’America per la c. della libertà). 4. Ancora in senso figurato, e nel linguaggio familiare, una conquista è un successo in campo sentimentale (Claudia ha fatto un’altra ...
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costo
1. MAPPA Si chiama COSTO l’ammontare di denaro che serve per produrre un bene o per fornire un servizio (c. di fabbricazione; il c. del grano; costi di gestione); nell’uso comune, il termine è [...] , che invece nel prezzo è compreso. 2. Nel linguaggio economico, infatti, il costo è precisamente l’equivalente in denaro del valore delle risorse utilizzate per produrre un bene (c. di produzione); il costo complessivamente sostenuto per produrre ...
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cristiano
1. MAPPA L’aggettivo CRISTIANO indica in primo luogo ciò che si riferisce a Cristo, come fondatore del Cristianesimo (religione, fede cristiana; era cristiana). 2. MAPPA Ha poi altri usi più [...] con riferimento all’adesione più o meno profonda alla religione e ai suoi principi etici (un buon, un cattivo c.; un vero c.). 5. Nel linguaggio familiare, infine, cristiano è sinonimo di uomo, di persona, e si usa spesso con un tono di benevolenza o ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] impegnativa. Nell’uso com., con sign. analogo, con l’aggiunta di un avverbio: tenere duro. c. Fare presa: l’ancora tiene bene, o non ha tenuto, nel linguaggio marin., fa buona presa o non ha fatto presa sul fondo; di colla o altra materia adesiva ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] fede, indice di strumenti graduati, v. fede (n. 5 a). c. Per analogia, ogni segno lineare, o sottile striscia, tracciato per di l. italiana, ecc.). Da qui si è svolto nel linguaggio della pubblicità o commerciale il particolare sign. di «tono» con ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] servito come mezzo per commetterlo, o che ne è il prodotto, o che può dimostrarne l’esecuzione. Nel linguaggio medico, c. estraneo, qualunque formazione solida penetrata in seno ai tessuti o nelle cavità naturali dell’organismo (schegge metalliche o ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] in campionati fra rappresentative nazionali e in competizioni internazionali per club. c. Nelle ferrovie, stazioni di testa, quelle nelle quali hanno termine i binarî principali. d. Nel linguaggio milit., tenere testa (al nemico), meno com. far testa ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] ad assicurare la comparizione dell’imputato emessi dal pubblico ministero: o. di cattura, o. di comparizione. c. Nel linguaggio contabile, bancario e giur., disposizione data dal titolare di un diritto, concernente un’operazione relativa al diritto ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] o con voce nasale. 2. a. Esprimere, per mezzo del linguaggio articolato, pensieri e sentimenti: il bambino dice già qualche parola, ti ascolto, incoraggiando a dire; mi lasci p.!, a chi c’interrompe; e lascia che parli! (oppure: e lascialo p.!), ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...