matricola
matrìcola s. f. [dal lat. tardo matricŭla «registro pubblico», dim. di matrix -icis «matrice»]. – 1. a. Dal medioevo in poi, denominazione degli elenchi in cui erano iscritti gli appartenenti [...] nell’uso com., numero di matricola: la mia m. è 33705. c. Studente iscritto per la prima volta nella matricola dell’università, e riferita sia a uomo sia a donna. 2. Nel linguaggio militare, documento nel quale vengono minutamente registrati tutti i ...
Leggi Tutto
mazza
s. f. [lat. *matea, *mattea; cfr. lat. class. mateŏla «mazzuola»]. – 1. a. Grosso bastone, di forma e grandezza varie, per lo più nodoso, corto e robusto, che può considerarsi uno dei più antichi [...] . a tondo o in tondo, non avere riguardo per nessuno. c. Bastone ornato, di varia grandezza, impugnato come segno di comando in modo da dare fermezza al suo tratto. e. Nel linguaggio sport.: nel gioco del baseball, l’attrezzo di frassino a forma ...
Leggi Tutto
zappare
v. tr. [der. di zappa]. – 1. Lavorare la terra con la zappa: z. un campo, la vigna, l’orto, il giardino; usato assol., andare, mettersi a z.; ma va a z.!, come modo polemico di contestare a uno [...] . Di cavalli, percuotere la terra con lo zoccolo, a guisa di zappa. b. Nel linguaggio sport., con uso assol., zappare, colpire con un calcio il terreno invece della palla. c. Con valore spreg., in usi e con sign. diversi: z. il pianoforte, l’organo ...
Leggi Tutto
legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] buona educazione (più com. alle norme o ai principî). c. Principio che per consuetudine è ammesso e riconosciuto come tale: prepotenza), l’astuzia, l’abilità spregiudicata. 4. Nel linguaggio scient., enunciato che individua e descrive un ordine, una ...
Leggi Tutto
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] in tali nuclei possano essere presenti buchi neri. c. In biologia, struttura essenziale delle cellule degli sintagma nominale e sintagma verbale). 2. estens. e fig. a. Nel linguaggio com. e letter., elemento o, più spesso, gruppo di elementi che ...
Leggi Tutto
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] (ted. Meistersinger o Meistersänger), in Germania, dal sec. 14°, denominazione dei componenti di corporazioni artigiane di musicisti-poeti. c. Nel linguaggio degli storici dell’arte, pittore o scultore che sia a capo di una bottega o scuola. Nell ...
Leggi Tutto
preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] pegli, pelle. Le preposizioni articolate del, dello, ecc. si usano spesso, spec. nel linguaggio parlato, col valore di articoli partitivi: bevve del vino; portò del pane; e poi c’è degli imbrogli (Manzoni); si usano anche, non sempre bene, dopo altra ...
Leggi Tutto
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo [...] ritorni dell’astro nello stesso punto della sua orbita ellittica (per es., per un pianeta, l’afelio); r. sinodica (v. sinodico, n. 2). c. Nel linguaggio tecn., sinon. di giro, con riferimento alla rotazione di un organo meccanico rotante. d. Nel ...
Leggi Tutto
presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] lor presa e lor vantaggio (Dante). In partic., nel linguaggio sport., con riferimento alla lotta greco-romana, alla lotta può afferrare, appiglio: la parete rocciosa non offriva alcuna presa. c. Oggetto che serve a prenderne un altro: presa da cucina, ...
Leggi Tutto
retrocedere
retrocèdere v. intr. e tr. [dal lat. retrocedĕre, comp. di retro- e cedĕre «andare, camminare»] (pass. rem. io retrocèssi [anche retrocedéi o retrocedètti], tu retrocedésti, ecc.; part. pass. [...] . b. Nell’uso legale, cedere, restituire una cosa a chi prima l’aveva trasferita (v. retrocessione, n. 2 c). c. Nel linguaggio banc. o comm., abbonare, bonificare; anche, impropriam., rendere un cliente partecipe dell’utile conseguito per determinate ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...