alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] dall’affronto subìto. Nel linguaggio com., avere un po’ d’a., qualche linea di febbre (ma anche nel linguaggio dei medici: lieve a (cappello-cappellino; vaso-vasetto; vecchia-vecchiarella, ecc.); c) vezzeggiativi: -ùccio, -uzzo, che sono spesso anche ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] parlante, quando al numero fa seguito qualche altra indicazione. c. Per estens., ciascuno dei fogli di stampa su cui di individuare, interpretare e utilizzare convenientemente. 3. Nel linguaggio sport., il complesso dei punti segnati da una squadra ...
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valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro [...] valute!, come augurio a chi starnuta, o in altri casi. Nel linguaggio giur., debito di valuta, in contrapp. al debito di valore, quello di credito o documenti devono essere consegnati senza nulla riscuotere o pagare. Per le v. verdi, v. verde, n. 1 c. ...
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sporco
spòrco agg. e s. m. [lat. spŭrcus; la -ò- tonica aperta deriva dall’accostamento paretimologico a pòrco] (pl. m. -chi). – 1. Detto di oggetto (o della superficie di un oggetto) la cui nettezza [...] . di farina, di sugo. 2. Con usi estens.: a. Nel linguaggio marin., àncora s., impigliata in qualche ostacolo nel fondo o anche nella sua e da altre attività delittuose: riciclare il denaro sporco. c. Nell’uso fam. (sempre contrapp. a pulito), avere ...
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percussione
percussióne (raro e ant. percossióne) s. f. [dal lat. percussio -onis, der. di percutĕre «percuotere», part. pass. percussus]. – 1. L’atto, il fatto di percuotere o di essere percosso, e [...] delle dita, con le palme delle mani o con i pugni chiusi. c. In cristallografia, figura di p., l’insieme di fenditure rettilinee che si lo stesso, ma meno com., che ictus. 5. Nel linguaggio finanz. (con riferimento al sign. 4 di percuotere), il ...
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ambiente
ambiènte s. m. [dal lat. ambiens -entis, part. pres. di ambire «andare intorno, circondare», in origine usato come agg. riferito all’aria o ad altro fluido]. – 1. a. Spazio che circonda una [...] : reazione chimica che avviene a temperatura a.; talora anche nel linguaggio com.: il vino rosso si beve a temperatura a., non dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. c. In geologia, insieme dei caratteri fisici, chimici e biologici ...
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rango
s. m. [dal fr. rang] (pl. -ghi). – Livello, grado, posizione rivestiti in una gerarchia di valori: 1. Nel linguaggio com., è riferito quasi esclusivam. alla posizione sociale: un uomo, una donna, [...] proporzionalmente al decrescere delle frequenze (legge di Zipf). c. Nella marineria velica da guerra, la classe dei medesima; per il r. di un tensore, v. tensore. f. Nel linguaggio milit., sinon. ant. di fila, riga, ancora vivo nelle locuz., per ...
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performance
‹pëfòomëns› s. ingl. [der. di (to) perform «compiere, eseguire», dal fr. ant. performer «compiere», che è dal lat. tardo performare «dare forma»] (pl. performances ‹pëfòomënsi∫›), usato in [...] comportamento, di una situazione determinata. In partic.: a. Nel linguaggio sport., il modo di svolgimento e il risultato di una politica o economica: la Borsa ha registrato una buona performance. c. In psicologia e in biologia, test di p., eseguito ...
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killer
‹kìlë› s. ingl. [der. di (to) kill «uccidere, ammazzare»] (pl. killers ‹kìlë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Sicario, persona che assassina su commissione, per conto cioè di un mandante; più [...] popolazione di linfociti in grado di fissarsi a cellule patologiche (per es. tumorali) provocandone la morte. c. Nel linguaggio giornalistico, serial killer ‹sìëriël ...› (propr. «assassino seriale»; v. killer seriale), persona che, per effetto di ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] del Rinascimento; la f. tedesca del sec. 19°. c. Il complesso teorico dei fondamenti dottrinali e metodologici di una (v. anche epistemologia); f. dell’arte (o estetica); f. del linguaggio; f. della matematica, ecc. d. F. perenne, espressione con la ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...