muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] di s. m. (f. -a): un muto, una muta; il linguaggio dei muti. Per estens., anche di animali che non hanno voce articolata: con tutti su di un argomento, non parlarne, tenere il segreto. c. Per estens., di cose che rimangono silenziose: Parla di me col ...
Leggi Tutto
verifica
verìfica s. f. [der. di verificare]. – L’azione e l’operazione di verificare, il fatto di venire verificato (è forma ormai più com. e di uso più largo di verificazione, spec. nel linguaggio [...] v. del numero legale. b. Nel linguaggio politico e giornalistico, accertamento della sussistenza delle motivazioni della maggioranza di governo, si profila una crisi a breve termine. c. In contabilità, v. dei conti, operazione di riscontro sia delle ...
Leggi Tutto
virare
v. tr. e intr. [dal fr. virer, che risale al lat. gyrare incrociato con vibrare]. – 1. tr. In marina, girare, far ruotare: v. l’argano (meno com. l’ancora), far ruotare l’argano o un verricello [...] il pilota, o l’aereo, virò per avvicinarsi alla pista di atterraggio. c. In chimica, riferito a soluzioni, passare da un colore a un altro: la soluzione vira al rosso; esteso anche al linguaggio corrente e letter.: il viola è un colore che tende a v ...
Leggi Tutto
mirato
agg. [propr., part. pass. di mirare, con il senso di «preso di mira», cioè «puntato, scelto come preciso obiettivo»]. – Genericam., rivolto a un punto o a uno scopo preciso, precedentemente fissato [...] tecnico, con riferimento a macchine o apparecchiature espressamente progettate in vista di una particolare applicazione. c. Nel linguaggio burocr., con riferimento a sovvenzioni, contributi e sim. accordati secondo uno scopo accuratamente programmato ...
Leggi Tutto
maccheronico
maccherònico (meno com. maccarònico o macarònico) agg. [der. di maccherone, nell’espressione latino maccheronico, equivalente a latino di cucina, usata dagli umanisti per satireggiare il [...] come s. f., una maccheronica, una composizione in latino maccheronico, una maccheronea. c. Come s. m., i maccheronici, i poeti, gli scrittori, che usavano il linguaggio maccheronico. 2. Per estens., scherz., detto di qualsiasi lingua che sia usata ...
Leggi Tutto
articolato1
articolato1 agg. [part. pass. di articolare2; il sign. 3 era già noto al lat. articulatus]. – 1. a. Che ha possibilità di articolarsi, che ha libero il movimento, detto degli arti del corpo. [...] In geografia, di coste frastagliate con rientranze e sporgenze. c. In geometria, di poligono del quale sono assegnate le una poesia); scene di un dramma male articolate, ecc. 3. Linguaggio a., il mezzo di espressione che fa uso di segni fonici, ...
Leggi Tutto
collassare
v. tr. e intr. [der. di collasso] (come intr., aus. avere o essere). – 1. v. tr. Nel linguaggio medico, provocare un collasso nell’organismo. 2. v. tr. Nel linguaggio medico, determinare, [...] o afflosciamento del polmone. 3. v. intr. a. Nel linguaggio medico, avere un collasso. b. gerg. Essere nell’incapacità di capire e agire per l’effetto di stupefacenti, alcol o altro. c. fig. Essere nell’impossibilità di funzionare: il sistema dei ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere [...] trattative; ha sempre eseguito con i. tutti gli incarichi affidatigli. c. Lo spirito stesso, o l’uomo, in quanto intende: verità i.; era una delle migliori i. del suo tempo. Nel linguaggio della teologia scolastica: la prima I., Dio; le i. celesti ...
Leggi Tutto
istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] nella sua integrità e pienezza (Giulio Mozzi). c. Più comunem., domanda scritta, rivolta a una pubblica autorità per ottenere qualche cosa: accogliere, respingere un’istanza. 2. Nel linguaggio giur., richiesta rivolta agli organi amministrativi o ...
Leggi Tutto
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] sigla TV (pron. tivvù). b. In qualche caso, la stazione trasmittente: la sede, l’antenna della televisione. c. Nel linguaggio fam., impropriam., l’apparecchio ricevente televisivo, cioè il televisore: accendere, spegnere la t.; comprare una t. nuova ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...