moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] provocati dai terremoti. 2. Fuori del linguaggio strettamente scientifico il termine, pur conservando il fare un po’ più di m., se vuoi dimagrire; il m. giova alla salute. c. Ormai poco com., i m. vitali, il funzionamento degli organi vitali, la cui ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] nel linguaggio giur., affinità): relazione, grado di parentela; p. stretta, prossima, lontana; c’è tra loro una certa p.; non c’è si parla anche di sistema della terminologia della parentela). c. Per estens., p. spirituale, lo stesso che cognazione ...
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sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del [...] ’infermi, udì ciò che costoro di lui dicevano (Boccaccio). c. Pronto e sensibile, capace di cogliere le affinità, le maraviglia (s. Bernardino). 3. In altri usi fig., proprî del linguaggio ant. o poet.: a. Abile, attento, accurato (contr. di ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] sciogliere (o mollare) i terzaioli. Con uso assol., nel linguaggio letter., salpare (sign. su cui ha influito direttamente l’ al momento della morte l’anima si sciolga dal corpo. c. Per estens., liberare da quanto impedisce, trattiene o ritarda ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] scelta; è m. per l’esercizio dei diritti politici. Nel linguaggio scolastico, si dice del candidato che ha superato l’esame di prematuro). b. Ascesso m., foruncolo m., giunti a suppurazione. c. Tosse m., che dà catarro facile a espettorarsi. d. Vino ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] appunto «severa» rispetto a quella, falsamente interpretata come sorridente, propria dell’arte del 6° sec. a. C. c. Nel linguaggio musicale, contrappunto s., quello nel quale sono applicate rigorosamente le norme (il che avviene spec. nella musica ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] se è possibile avere un posto migliore; cerca sotto la scrivania se c’è (o se trovi) la mia matita; prova se ce la cfr. i composti sebbene, semmai, sennò, sennonché, seppure. Nel linguaggio poet. ant. si trova talora la forma eufonica sed, davanti a ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] p.?; se vieni subito, ti do un p. fino a casa. d. Nel linguaggio sport., l’ultima fase della prova di salto con l’asta prima della caduta ( e tale da precludere, talvolta, ogni possibilità di ritorno. c. Braccio o stretta zona di mare (fra terre, fra ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] jazzistico, brasiliano. Per il sign. partic. del termine nel linguaggio musicale, v. oltre. b. Con riferimento a impressioni visive: ); r. di un romanzo, di un dramma, di un film. c. Frequenza di successione di un fatto, di un fenomeno, cioè il numero ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] anni a un lavoro: su quelle ricerche ha fatto i capelli bianchi. c. Di carta, foglio, ecc., su cui non è stato scritto nulla ; morte b., morte per assideramento tra la neve (nel linguaggio sindacale, morte per infortunio sul lavoro, detta anche, in ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...