perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] di vista), a grande distanza, fino al punto più lontano dove l’occhio riesce ancora a vedere. c. Versamento di un liquido fisiologico: p. bianche, nel linguaggio com., lo stesso che leucorrea (v.); p. rosse, o assol. perdite, denominazione com. della ...
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transito
trànsito s. m. [dal lat. transĭtus -us, der. di transire «passare» (supino transĭtum)]. – 1. Passaggio; in senso generico è raro o ant.: Come la fronda che flette la cima Nel t. del vento, e [...] di una particella in un campo di forza, per es. tra il catodo e l’anodo di un tubo elettronico. c. Nel linguaggio medico, il passaggio del contenuto attraverso un tratto del canale alimentare: t. esofageo, t. intestinale. 3. letter. Morte, in quanto ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] di datore di lavoro, il cui uso viene limitato al linguaggio giur. e tecn.): p. di bottega, il principale; andare assilla: era un’idea fissa, padrona ormai di tutti i miei pensieri. c. Essere p. di ..., avere facoltà e potere di agire, di decidere ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] e soldati nelle società di termiti, api, formiche, ecc. c. In botanica, fiore n., quello con stami e pistilli asse3 nel sign. 2 e. 3. a. Con sign. più generico, nel linguaggio com., di cosa o qualità che non abbia caratteri netti o definiti: un colore ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] (cioè: dici davvero?, parli sul serio?). Talora ironico: «Non ci guadagno neanche un centesimo» «Proprio?». c. Propriamente, cioè con proprietà di linguaggio: Però chi d’esso loco fa parole, Non dica Ascesi, ché direbbe corto, Ma Orïente, se proprio ...
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mordere
mòrdere v. tr. [lat. mordēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòrsi, mordésti, ecc.; part. pass. mòrso, ant. morduto). – 1. a. Addentare, stringere con, o fra, i denti; afferrare fortemente [...] il ferro; e assol.: è una sega che non morde. Nel linguaggio marin., detto dell’ancora quando fa salda presa sul fondo del mare l’oggetto su cui è posta: l’acido morde la lastra. c. Di cose che dànno sensazioni pungenti al palato o al tatto: un ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] del becco, sia per la lunghezza del collo. b. Nel linguaggio com., il termine indica generalm. l’oca domestica: allevare, , opportunamente temperata, era molto usata in passato per scrivere. c. Locuzioni e modi prov.: camminare a oca, con i piedi ...
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perno
pèrno (o pèrnio) s. m. [der. del lat. perna «prosciutto», per la somiglianza della forma]. – 1. a. Asticciola di metallo o di legno che, conficcata in due blocchi contigui di marmo, creta o altra [...] . b. In marina, nave perno, la nave intorno a cui, in alcune evoluzioni, avviene il cambiamento di formazione. c. Nel linguaggio milit., p. strategico, campo trincerato o regione fortificata destinata a dare appoggio a reparti che operano in un dato ...
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parata
s. f. [der. di parare; i sign. del n. 2 e del n. 4 a sono stati influenzati dallo spagn. parada, direttamente o attrav. il fr. parade]. – 1. Preparativo; solo nella frase vedere la mala p., accorgersi [...] o da imbrocco). 5. ant. o region. a. Riparo, sbarramento per impedire il passo, per difesa o per altro scopo. b. Nelle fortificazioni, terrapieno di difesa, spesso coperto con un tavolato di legno. c. Nell’ant. linguaggio marin., sinon. di parabordo. ...
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concettuale
concettüale agg. [dal lat. mediev. conceptualis, der. di conceptus -us «concetto», secondo il modello di spiritualis e sim.]. – Di concetto, che riguarda il concetto o i concetti: differenze [...] da una parola o da un gruppo di parole (in contrapp. al campo semantico e lessicale). Nel linguaggio della critica d’arte, arte c. (anche indicata con la locuz. ingl. conceptual art), forma dell’arte d’avanguardia contemporanea sorta negli anni ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...