scorta
scòrta s. f. [femm. sostantivato di scorto, part. pass. di scorgere, nel sign. ant. di «guidare»]. – 1. a. L’azione di scortare, di accompagnare per guidare e proteggere, o per sorvegliare: fare [...] attentati; scorta d’onore, dovuta a personalità e rappresentanze in occasione di particolari visite fatte in forma ufficiale. c. Nel linguaggio milit., l’azione di scortare truppe, materiali, trasporti, grandi unità navali o aeree, ecc.: fare la s. a ...
Leggi Tutto
membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza [...] le articolazioni mobili; m. sierosa, lo stesso che sierosa (v.). c. In zoologia, m. alare, altro nome del patagio; m. animale trattata per uso scrittorio; sinon., ormai ant., nel linguaggio paleografico, di pergamena o cartapecora (anticam., m. di ...
Leggi Tutto
spia
s. f. [dal got. *spaíha; v. spiare]. – 1. a. Chi con l’inganno o la dissimulazione cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altre persone allo scopo di riferirle, per malevolenza o per [...] apparecchi per controllare quello che è o avviene all’interno: la s. di una cella frigorifera, di una lavatrice. c. Nel linguaggio venatorio, richiamo costituito da un passeraceo tenuto in gabbia che col suo verso avvisa il capannista o l’uccellatore ...
Leggi Tutto
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. [...] agevolmente partire: stare in l., essere in buona levata. Nel linguaggio venatorio, l’alzarsi a volo di un uccello o di uno suo asse solo fino a formare un angolo di 45° col suolo. c. Nei cereali del tipo del frumento, la fase di sviluppo che va ...
Leggi Tutto
sbattere
sbàttere v. tr. [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Battere e agitare ripetutamente, con forza o anche solo con rapidità: s. i piedi, le ali; s. le palpebre; s. i tappeti, [...] danno mai un lavoro fisso: lo sbattono a destra e a sinistra, dove c’è più bisogno; s. fuori (di casa, dalla porta e sim.), cacciare s. i panni stesi, per la forza del vento; nel linguaggio marin., battere delle vele contro l’alberata e il sartiame, ...
Leggi Tutto
distrazione
distrazióne s. f. [dal lat. distractio -onis, der. di distrahĕre «separare», part. pass. distractus]. – 1. Il distrarre, nel sign. etimologico del verbo. In partic.: a. Separazione, solo [...] , distensione brusca di un tessuto muscolare o tendineo, accompagnata spesso da lacerazione di fibre o lacinie che lo costituiscono. c. Nel linguaggio amministr., trasferimento di una somma a usi diversi dal previsto: d. di fondi, d. di una parte del ...
Leggi Tutto
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] precede il termine fissato per la validità di un atto; nel linguaggio comm. e banc., g. di pagamento, g. di scadenza dal g. alla notte, di persona o cose assai diverse tra loro. c. Il Sole stesso, spec. nell’uso poet.: sorge, spunta, tramonta, ...
Leggi Tutto
fresco1
frésco1 agg. e s. m. [dal germ. frisk] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Di clima, aria, acqua, ecc., che, per la temperatura alquanto bassa, danno al corpo la sensazione di un freddo moderato e per [...] l’aria si sta facendo fresca. In meteorologia, e nel linguaggio marin., vento f., vento gagliardo e teso, corrispondente al a. L’aria, la temperatura fresca, e la sensazione che se ne ha: c’è f. qui (anche in frasi impersonali: fa f.; comincia a far f ...
Leggi Tutto
alzare
v. tr. [lat. *altiare, der. di altus «alto»]. – 1. a. Sollevare, spostare o tirare o spingere in alto, verso l’alto: a. un peso, a. la borsa da terra; a. il coperchio; a. il capo, il viso; a. [...] contro gli scogli; alzarsi a volo o in volo (nel linguaggio dei cacciatori, è usato anche il trans. con valore causativo, le mattine alle sette; se domani stai meglio, ti potrai alzare. c. fig. Crescere di forza, d’intensità o d’altri valori: ...
Leggi Tutto
perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] di vista), a grande distanza, fino al punto più lontano dove l’occhio riesce ancora a vedere. c. Versamento di un liquido fisiologico: p. bianche, nel linguaggio com., lo stesso che leucorrea (v.); p. rosse, o assol. perdite, denominazione com. della ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...