trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] tronca Forse a peggior sentenzia che non tenne (Dante). c. Indurre, spingere a fare qualche cosa: quel che mi è tratto, che traduce il lat. alea iacta est (v.). 5. Nel linguaggio giur., comm. e banc., t. una cambiale, emetterla; è com. soprattutto ...
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marcio
màrcio agg. e s. m. [der. del lat. marcere «marcire»] (pl. f. -ce). – 1. agg. a. Che si sta decomponendo o putrefacendo, detto di sostanza organica: carne, frutta m.; pesce, formaggio m.; l’acqua [...] Dante, con riferimento a mastro Adamo, idropico). b. Nel linguaggio pop., detto di parte del corpo in cui si presenti sign., la locuz. verde marcio, tonalità di verde scuro, opaco. c. Per estens., di materiale che si va corrompendo o disfacendo a ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] la farò f. io!, frase di minaccia generica. f. Nel linguaggio del tennis, f. il colpo, eseguire il punto vincente, dopo finita oramai; la lezione è finita; tutto è finito, non c’è più rimedio, non c’è più nulla da fare; tra loro tutto è finito, ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] fondamentale in quasi tutte le religioni del mondo. Nel linguaggio com. il termine è riferito di solito alla combustione Ermo, lat. mediev. Elemus, Elmus, Ermus, spagn. Elmo o Telmo). c. estens., poet. Fulmine: Non scese mai con sì veloce moto Foco di ...
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concertante
agg. [part. pres. di concertare]. – 1. Nel linguaggio musicale, detto di parte strumentale, o vocale, solistica, caratterizzata da autonomia e importanza di discorso e, spec. dall’Ottocento [...] ., stile nel quale la composizione è caratterizzata dall’intervento di parti concertanti. 2. Nel linguaggio giur. e amministr., amministrazioni c., quelle che intervengono nella formazione di un provvedimento, detto atto di concerto, per la parte cui ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che [...] ora, così a braccia, come gli veniva (F. De Sanctis). c. Altre frasi e locuz. si riferiscono alle braccia in quanto servono o della confidenza che gli si concede. b. Nel linguaggio giuridico e con riferimento al diritto intermedio: b. secolare, ...
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stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] fossile. Più genericam., posizione del corpo, in espressioni del linguaggio medico quali s. prona, supina; nella ginnastica, posizione che fanno i fedeli per pregare di fronte a queste. c. In astronomia, s. planetarie, punti dell’orbita epicicloidale ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] nove (in simboli: 4 + 5 = 9). Analogam., nel linguaggio comune: sono tre chili più un etto; non com., sono le né meno, per l’appunto, proprio così (v. meno, n. 4 b). c. Per lo più (anche in grafia unita, perlopiù), il più delle volte, nella ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] luna si alterna col più frequente chiaro di luna, soprattutto in alcune frasi: c’era un bellissimo l. di luna; passeggiare, fare una gita in barca ’ira, dalla disperazione, e sim. b. Nel linguaggio della critica figurativa, s’intende per lume, nella ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] che la lavandaia rifiutava di portare al fiume, temendo di perdere le altre pratiche (Verga), di perdere gli altri clienti. c. Nel linguaggio marin., genericam., le comunicazioni fra una nave e la terra, quando la nave è in porto; di qui le locuz ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...