saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] (anche assol.), lo stesso ma meno com. che montare, riferito al maschio che copre la femmina. c. Con valore causativo, nel linguaggio di cucina, in gastronomia, rosolare, dorare vivande (carni, pesci, legumi) con poco grasso facendo «saltare» i ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] o dei capitali) e anche a richiesta e a giornata (d. giornaliero). Per l’espressione costo del d., v. costo1, n. 1 b. c. Nel linguaggio di borsa, domanda di divise estere o di titoli, e prezzo di domanda degli stessi. d. Locuz. particolari in uso nel ...
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grasso
agg. e s. m. [lat. crassus, grassus]. – 1. agg. a. Di persona o animale che, per effetto di una troppo ricca alimentazione, o talora per qualche disfunzione organica, ha il tessuto adiposo abbondante; [...] d’argomento piccante e raccontate con scarso ritegno di linguaggio; come avv., parlar grasso, fare discorsi sboccati dagli occhi, di persona che ha il viso molto grasso e pieno. c. Il grasso animale disciolto al fuoco, detto anche unto e più comunem. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] del suo diritto di regnare. Ha sign. meno solenne in locuzioni del linguaggio com.: io non ho la g. di essere, di avere, i bisogni dell’uomo, e spec. la roba da mangiare: in quella casa c’è ogni g. di Dio; quanta g. di Dio andata a male!; buttar ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] di cura della prole. In genetica (ma con linguaggio giornalistico), m. surrogata (dall’ingl. surrogate mother), e pia, Che copre l’un e l’altro mio parente? (Petrarca). c. Causa, origine (soltanto con riferimento a sost. femminili): l’esperienza è ...
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sparare2
sparare2 v. tr. e intr. [per sviluppo semantico dal verbo prec.] (come intr., aus. avere). – 1. a. Azionare un’arma da fuoco, facendo esplodere e partire uno o più colpi: s. con la rivoltella, [...] modo che l’apertura possa avvenire di colpo quando sono in forza (tali le bozze delle ancore, le boline, ecc.). c. Nel linguaggio della fotografia e della televisione, con uso assol., detto di soggetto che, nella ripresa, dà luogo ad abbagliamento: i ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] n. 5 b); età m. o m. età (v. età, n. 1 c); il m. offerente, chi, spec. nelle vendite all’asta, offre il prezzo più «maggiore o uguale a» è resa con il simbolo ≥. 5. Nel linguaggio militare: a. Come agg., stato m., corpo di stato m., capo di ...
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avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] un avvenimento o una situazione processuale: a. di garanzia, sinon. di informazione di garanzia (v. informazione, n. 2). c. Nel linguaggio burocr., a. di gara, bando mediante il quale viene indetta una gara d’appalto. d. Notiziario periodico, in ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] senza aggettivo: un abito molto attillato le metteva in risalto le forme. c. Talora, l’oggetto stesso, o il corpo umano, animale, o a mano o meccanicamente il carattere tipografico. 7. Nel linguaggio sport., ma con larga diffusione anche nell’uso com ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] (o come commissario) d’esami. Talvolta, spec. nel linguaggio fam., permettere, lasciare che altri vada: mamma, mi mandi mandi, chi vuole ottenere qualche cosa deve agire di persona. c. Per lo più seguito da avverbî, senza precisare il luogo ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...