pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] : puntare sul p., è uscito il p., nel gioco della roulette. c. P. e dispari, nome di un gioco fatto tra due persone che giocatori e basato su un analogo procedimento. d. Nel linguaggio tecnico ferroviario, treni p., quelli che percorrono le linee da ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] Con lungo amore (Foscolo); che appartiene a gente povera: sedevano su p. panche; tirò fuori le sue p. cose. c. Arte p., nel linguaggio delle arti figurative, tendenza di ricerca artistica manifestatasi verso la fine degli anni ’60 del Novecento, che ...
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costanza
s. f. [dal lat. constantia]. – 1. Qualità d’esser costante, perseveranza, fermezza: avere c. nel bene, nei propositi, negli affetti, nello studio; persona di scarsa c.; dov’è la forza antica? [...] dura, mentre è in vita un determinato vincolo o rapporto, soprattutto nelle frasi in c. di matrimonio, in c. di rapporto lavorativo, e sim. 2. Nel linguaggio scient., invariabilità di una grandezza al variare dei parametri dai quali a priori si può ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] fig., alludendo a differenze di valore o d’idee: tra me e voi c’è un grande abisso); un gran cane, un gran somaro; piedi grandi, ), la prima guerra mondiale (1914-18). Di uso frequente nel linguaggio fam. la locuz. gran cosa o gran che, cosa, opera ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] sì che assolvessero il reo; fecero tanto che lo costrinsero a cedere. c. Col semplice che e un congiuntivo (o di e un infinito): altri: è uno che s’è fatto da sé. Sostantivato, nel linguaggio filosofico: la realtà nel suo farsi. Nell’uso letter. si ha ...
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discriminare v. tr. [dal lat. discriminare, der. di discrimen «separazione», da discernĕre «separare»] (io discrìmino, ecc.). – 1. Distinguere, separare, fare una differenza: la storia ... non può d. i [...] più com. non faccio discriminazione). In partic., nel linguaggio giur.: a. Dichiarare esente da una responsabilità penale che costituirebbe reato, o diminuire la responsabilità del colpevole. c. In senso più generale, non applicare, per particolari ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] l’anno 501 e il 600 incluso; il sec. 13° o XIII (sottint. d. C.), gli anni che vanno dal 1201 al 1300, cioè il Duecento; è vissuto tra il 18 con la vita spirituale, e in partic., nel linguaggio eccles., con la vita religiosa, conventuale; spec. in ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] v. casa (n. 2); per i campi di l., v. campo (n. 3 c). h. Locuzioni (con lavoro al sing.): giorno di l., giorno feriale; stanza, tavolo acque, dei venti; il lento l. dei secoli. 4. Nel linguaggio scient., e in partic. in fisica, l. di una forza, ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] anche in alcune accezioni particolari, è assai com. nel linguaggio fam., nella lingua parlata e, sempre più frequentemente, in grazia (F. De Sanctis). 8. intr., letter. V’ha, v’hanno, c’è, ci sono: non v’ha motivo di arrabbiarsi; v’hanno alcuni che la ...
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analisi
1. MAPPA Un’ANALISI è la scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio e di ricerca; si oppone a sintesi, e ha significati specifici [...] discipline (a. chimica, a. logica, a. estetica). Nel linguaggio scientifico, l’analisi è quell’insieme di operazioni che hanno
Per distogliere lo sguardo dal proprio pozzo profondo non c’è nulla di meglio che rivolgerlo all’analisi dell’identità ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...