cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito [...] limitativo (come insieme di nozioni, estese ma non approfondite): formarsi, avere una c. generale; ampliare la propria cultura. Nel linguaggio socio-politico, diffondere la c. nel popolo, nelle masse, frasi che esprimono l’esigenza o il programma di ...
Leggi Tutto
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso [...] delle fasi della vita di un organismo o di una popolazione; c. di sviluppo di un organismo, il complesso dei diversi stadî c. mestruale (ma nel linguaggio fam. anche assol. ciclo: oggi ho il c., non vengo in piscina), v. mestruale. c. In economia, c ...
Leggi Tutto
complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: [...] proprie possibilità, dovuto a una disarmonica percezione che il soggetto ha di sé; c. di castrazione (v. castrazione). Con sign. più generico, anche nel linguaggio com.: un giovane pieno di complessi, di carattere tormentato, timido, insicuro; e ...
Leggi Tutto
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per [...] esazione (partite litigiose, supplementi di imposta, ecc.). b. Nel linguaggio giudiziario, nome di speciali registri e, per estens., di due servizî, detti rispettivam. c. civile e c. penale, che provvedono al recupero delle spese di giustizia in ...
Leggi Tutto
cognizióne s. f. [dal lat. cognitio -onis, der. di cognoscĕre «conoscere», part. pass. cognĭtus], letter. – 1. Il conoscere e la cosa stessa conosciuta: la c. del bene e del male, del vero; buona c. degli [...] o acquisite per altre vie dirette: avere molte c.; acquistare nuove c.; persona di molte, di poche c.; ricco, povero di c. storiche; c. necessarie alla vita; il progresso delle c. umane. 4. Nel linguaggio giur.: a. Esame, istruzione di una causa ...
Leggi Tutto
competènza s. f. [dal lat. tardo competentia, der. di competĕre «competere»]. – 1. a. L’essere competente; idoneità e autorità di trattare, giudicare, risolvere determinate questioni. In partic., nel diritto [...] medico, all’avvocato le sue competenze. b. Nel linguaggio finanz. e comm.: entrate, uscite di competenza, determinato periodo di tempo; anche le scritture contabili relative. c. In diritto, c. d’acqua, quantità continua di acqua che nei terreni ...
Leggi Tutto
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, [...] religiose, codice che regola l’istituzione e l’organizzazione degli istituti religiosi. 5. Nel linguaggio forense, c. in giudizio, deposito in cancelleria, da parte dell’attore, della nota d’iscrizione a ruolo e del fascicolo; da parte del convenuto ...
Leggi Tutto
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] sign., accordo fra datori di lavoro e sindacati inteso a raggiungere una tregua nell’ambito di trattative sindacali. c. Nel linguaggio biblico, il termine (ebr. bĕrith; gr. διαϑήκη; lat. testamentum), anche nelle espressioni primo p., p. antico, p ...
Leggi Tutto
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come [...] prigione o tenerlo comunque in uno stato di detenzione); nel linguaggio giur.: l. provvisoria, nel cod. proc. pen. del 1941, necessarie per giungere a una pacifica convivenza fra gli uomini. c. In qualche caso, libera facoltà: è in mia l. accettare ...
Leggi Tutto
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare [...] la sua d. ci metterebbe tutti nel sacco. 2. Nel linguaggio filosofico, il termine ha avuto accezioni diverse, secondo le epoche e arti del trivio, insieme con la grammatica e la retorica. c. In Kant, d. trascendentale o «logica dell’apparenza» è ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...