ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero [...] fideistici, e tale da riuscire veicolo di persuasione e propaganda: l’i. razzista, l’i. suprematista, ecc. 4. Nel linguaggio corrente: a. Il complesso dei presupposti teorici e dei fini ideali (o comunque delle finalità che costituiscono il programma ...
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agg. [dallo spagn. lindo, dal lat. limpĭdus «limpido, puro, pulito, e sim.» o dal lat. legĭtimus «secondo la legge, convenevole»]. – 1. a. Degli indumenti, della biancheria, accuratamente lavato e stirato, [...] le sue mani l. quasi accarezzavano quelle di lui (Tozzi). c. Di luogo o ambiente, pulito, fresco, tenuto in perfetto semplice, ordinato: uno stile l., una prosa l. e sobria; un linguaggio l. e arguto; scrittore l.; anche del disegno e della pittura: ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] un sost. accompagnato da agg. in espressioni enfatiche: oggi c’è un cielo splendido; eseguì l’esercizio con una prontezza unica palo, ossia l’uno sovrastante l’altro. b. Nel linguaggio sport., uno-due, movimento dello schermidore che esegue una finta ...
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replica
rèplica s. f. [der. di replicare]. – 1. L’azione, il fatto di replicare; la cosa stessa replicata: r. di un tentativo fallito; oggi, alla Camera, vi sarà la r. del discorso già fatto ieri al [...] che non ammetteva repliche; non volle ascoltare la minima replica. c. In diritto romano, replica (o, con termine lat., replicatio agli stessi requisiti di questa. d. Nel linguaggio giudiziario, risposta agli argomenti avversarî; nell’udienza penale ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] iperb.: il teatro era v. (anche mezzo v., quasi v.), c’erano pochi spettatori; lo scompartimento è v., ci sono molti posti liberi , frazione di v., lo stesso che porosità. h. Nel linguaggio politico, vuoto di potere, la situazione che si determina in ...
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manovra
manòvra s. f. [dal fr. manoeuvre, che risale al lat. mediev. manuopera; v. manovrare]. – 1. In senso generico, complesso di operazioni manuali e di movimenti con cui si mette in azione una macchina, [...] volta in un verso e una volta nel verso opposto. c. Qualunque spostamento di convogli ferroviarî, di locomotive, di carri manovra; dovette fare molte m. per posteggiare. 3. Nel linguaggio milit.: a. Complesso di atti compiuti da unità dell’esercito ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo [...] trovata semplice per risolvere un problema ritenuto insolubile (così come C. Colombo, secondo una tradizione, riuscì a far stare in regole; u. filosofico (o u. degli alchimisti), nel linguaggio alchemico, il contenitore sferico in cui è posta a ...
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peregrinare v. intr. [dal lat. peregrinari, der. di peregrinus: v. PEREGRINO] (aus. avere). – 1. Andare vagando qua e là, da un luogo all’altro, fuori della propria terra (in questo sign. anche, ma assai [...] per acquisto di dottrina e di libri (Carducci); Anna peregrinava i monasteri, largiva limosine propiziatrici (C. E. Gadda). ◆ Part. pres. peregrinante, nel linguaggio letter. anche come agg. o sost., con il sign. generico di vagante, errante, o con ...
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fronte
frónte s. f. o m. [lat. frōns frŏntis]. – 1. a. La regione anatomica corrispondente all’osso frontale, compresa tra le sopracciglia e la radice dei capelli: una f. alta, bassa, ampia, spaziosa, [...] Con tanta f. or gli tornava inante (Ariosto). Nel linguaggio poet., atteggiamento del volto o anche, in genere, sembianza: f. o la f. di un ghiacciaio, la parte terminale della lingua. c. In calzoleria, la f. del tacco, la parte interna, quella cioè ...
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castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: [...] passo importante: molti articoli erano stati castrati dalla censura. Con altro senso fig., derivato in parte dal linguaggio psicanalitico, c. qualcuno, privarlo delle possibilità o dei mezzi per agire, bloccarlo nelle sue attese o aspirazioni e sim ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...