fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] comunque un corrispettivo. Frequente l’uso del plur., anche nel linguaggio com., per significare denaro, capitale in genere: avere necessità per il ministero dell’Economia e delle Finanze. c. Aggregato di beni sotto l’aspetto della loro consistenza ...
Leggi Tutto
maglia1
màglia1 s. f. [dal provenz. malha, che è il lat. macŭla «macchia1» e «lacuna, buco (in un tessuto a rete)»]. – 1. a. Intreccio di filati di lana, seta, cotone, ecc. legati assieme in anse più [...] una rete; letter., riquadro di un graticcio, di un’inferriata, e sim. c. In partic., ogni singolo anello di una catena: una catena a grosse m., a due a due con collegamenti diretti. d. Nel linguaggio milit., insieme di posti collegati fra loro per l ...
Leggi Tutto
diṡimpégno s. m. [der. di disimpegnare]. – 1. a. Il disimpegnare, il disimpegnarsi, in locuz. e frasi particolari: cercavo un pretesto che mi fosse di d., che potesse liberarmi dall’impegno; fare qualcosa [...] locale che dà libertà di passaggio ad altri locali. b. Nel linguaggio polit., sganciamento totale o parziale da un impegno militare, da fare, seguire, adottare una politica di disimpegno. c. Atteggiamento di distacco e di indipendenza, nella propria ...
Leggi Tutto
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] essenza delle cose (con quest’uso sostantivato, non è rara nel linguaggio poet. la forma apocopata ver). a. In senso ampio e ideale grande del vero. d. Locuz. particolari: salvo il v., se non c’è errore; e valga il v., letter., con vario uso e sign. ...
Leggi Tutto
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga [...] v. d’un triangolo, d’un cono, d’una piramide; nel linguaggio corrente, quando si parla d’un triangolo, dicendo semplicem. vertice s velocità peculiari delle stelle che costituiscono la corrente stellare. c. In antropometria, lo stesso che vertex (v.). ...
Leggi Tutto
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] ho potuto insistere; mi rispose pressappoco in questo tenore ...; nel linguaggio amministr. o giudiziario: a t. dell’articolo ... della legge Trovatore di Verdi o Calaf in Turandot di Puccini). c. Per analogia, il registro fondamentale dell’organo, ...
Leggi Tutto
carenato
agg. [der. di carena]. – 1. Di organo vegetale o animale fornito di rilievo in forma di carena: foglie c.; sterno carenato. 2. Nel linguaggio medico, torace o petto c., deformazione gibbosa [...] , e spec. di veicolo o parte di esso, rivestito di carenatura: motore d’aviazione c. mediante idonee cappottature. Con sign. più ampio, nel linguaggio corrente, di veicolo con strutture esterne aerodinamiche, tali da consentirne una maggiore velocità ...
Leggi Tutto
sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] o vestito troppo larghi o fatti male, senza garbo. Nel linguaggio della moda, a sacco (o a sacchetto), di abito femminile di patate. b. fig., fam. Grande quantità: possiede un s. di soldi; c’era un s. di gente per le strade; gli ha fatto un s. di ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] a «così»: le cose stanno in questo m.; lei è fatta a quel m., e non c’è nulla da fare; ma talora a quel m. ha tono e sign. proprî: trattarlo a , a favore del disponente o di terzi. 9. Nel linguaggio filos., il termine (dal lat. modus, in questo sign ...
Leggi Tutto
integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto [...] : a. Cassa i. (propr. cassa i. guadagni), nel linguaggio sindacale, lo speciale fondo che corrisponde l’i. salariale, cioè una della contrazione di un gruppo muscolare estensore antagonista). c. In psicologia, processo mediante il quale i tratti ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...