poverta
povertà s. f. [lat. paupertas -atis, der. di pauper -ĕris «povero»]. – 1. a. Genericam., la condizione di chi è povero, di chi cioè scarseggia delle cose necessarie per una normale sussistenza: [...] (voto semplice). b. Raro con senso concr. e collettivo, l’insieme dei poveri: c’è tanta p. da aiutare. 2. Più specificamente: a. Nel linguaggio sociologico, condizione di carenza di risorse materiali e non materiali che caratterizza determinati ...
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tetto
tétto s. m. [lat. tēctum, der. di tēgĕre «coprire», part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tétta). – 1. a. Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate [...] minerale; t. d’una faglia, la massa rocciosa che il movimento ha innalzato al di sopra del piano di faglia. c. Nel linguaggio alpinistico, sporgenza in fuori, quasi ad angolo retto, di una parete rocciosa, il cui superamento si può effettuare sia in ...
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conferire
v. tr. e intr. [dal lat. conferre, propr. «portare insieme» (comp. di con- e ferre «portare»), che aveva anche gli altri sign. del verbo ital.] (io conferisco, tu conferisci, ecc.). – 1. tr. [...] ; questo sign. è vivo spec. nella locuz. c. (grano, olio, ecc.) all’ammasso. b. Contribuire con altri (per es. nel pagare le imposte); concorrere a una spesa. Sono sign. oggi disus., tranne che nel linguaggio giur., dove il verbo è adoperato (per lo ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] mi prestasti, non m’ebber l. (Boccaccio). Esserci luogo, esservi motivo, ragione, possibilità: c’è l. a sperare che le cose cambino in meglio. Nel linguaggio forense, luogo a procedere, motivo, fondamento per un’azione penale, nelle frasi non darsi ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci [...] in nessun modo, a nessun patto. 4. a. Nel linguaggio polit., associazione volontaria di un numero più o meno grande di il p. dei guelfi, dei ghibellini; il p. orleanista, in Francia. c. estens. Nome di ciascuno dei due gruppi (comunem. p. azzurro e ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] . anche nella forma latina: v. in mente dei). Nel linguaggio filos., la parola è stata usata anche con accezioni più partic alla memoria l’essenza, la vera natura, o sim. c. Spesso equivale genericam. a volontà, proposito, intenzione: avevo ...
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penna
pénna s. f. [lat. pĭnna «piuma, ala» incrociato con pĕnna «ala»; le due parole si confondono spesso nella tradizione manoscritta]. – 1. a. In zoologia, ciascuno degli organi cutanei caratteristici [...] presso popoli primitivi, con l’operazione di impennatura. c. Per analogia, la parte del martello a forma a fileggiare quando la vela non porta bene); per estens., nel linguaggio com., invito generico a fare attenzione (quindi sinon. di occhio!, ...
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liquido
lìquido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. liquĭdus, der. di liquere «essere liquido»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio scient., in contrapp. a solido e aeriforme, detto di un particolare stato di aggregazione [...] miscele di idrocarburi usate come combustibile. b. poet. L’elemento l., il mare, le vie l., le vie del mare. c. Nel linguaggio com., anche di sostanze sciolte o stemperate nell’acqua o in qualche solvente, in contrapp. non solo a solido e aeriforme o ...
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misto
agg. e s. m. [lat. mĭxtus, part. pass. di miscere «mescolare»]. – 1. agg. Detto di ciò che è mescolato insieme con altre cose o con altri elementi, con i quali si fonde in modo più o meno omogeneo. [...] azoto e potassio; gas m., gas combustibile risultante da una miscela di gas d’aria e di gas d’acqua. c. Nel linguaggio finanz., titoli del debito pubblico misti, locuz. che indica sia titoli nominativi per l’intestazione e la circolazione, ma muniti ...
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fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] comunque un corrispettivo. Frequente l’uso del plur., anche nel linguaggio com., per significare denaro, capitale in genere: avere necessità per il ministero dell’Economia e delle Finanze. c. Aggregato di beni sotto l’aspetto della loro consistenza ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...