commerciante
s. m. e f. [dal fr. commerçant, part. pres. di commercer «comerciare»]. – 1. Genericam., chi esercita un commercio, chi si dedica a un’attività commerciale, o, più specificamente, chi svolge [...] dei beni (figura cui nel linguaggio giuridico attuale si dà il nome di imprenditore commerciale): i c. all’ingrosso, i c. al minuto; fare il c.; un c. di tessuti, di oggetti preziosi, un c. in vini, in agrumi; un grosso c., che ha cioè un’importante ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] aprono spontaneamente al momento della maturazione del seme). b. Nel linguaggio com., si dà il nome di frutto soprattutto a quelli cosa che, per essere proibita, eccita maggiormente il desiderio. c. Con sign. più ampio, tutto ciò che la terra ...
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catenaccio
catenàccio s. m. [lat. tardo catenaceum, der. di catena «catena»]. – 1. a. Spranga o cilindro di ferro (raramente di legno) che scorre entro appositi anelli fissati ai due battenti di un uscio [...] ., fare il catenaccio. b. Per estens., e in senso più generico, fare c., assumere un comportamento rigidamente difensivo, riferito per es., nel linguaggio sindacale, a datori di lavoro che rifiutano la discussione e le trattative con l’opposizione. 4 ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] , inaspettato. Il termine è oggi usato quasi esclusivam. nel linguaggio medico, riferito a fenomeno o reazione che si svolge in livello (è tale, per es., la richiesta «sii spontaneo»). c. In senso più generico, affermazione vera o falsa, ma comunque ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] lancette o gli altri segni che indicano le ore e i minuti. c. R. i germogli, i polloni, ecc., e più comunem., con agricole; r. l’auto, il furgoncino, gli autobus. Nel linguaggio venatorio, nel rifl., riferito a selvatici cacciati, posarsi o andarsi ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] mondo, degli spiriti, la parte mortale di me, il mio corpo. c. agg. Che è proprio dell’uomo, della parte materiale dell’uomo, e di Dio, è causa per l’anima di dannazione eterna. Nel linguaggio com.: mi parrebbe di fare un peccato m., anche fig., un ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] Con questo sign. è ormai solo dell’uso poet.; nel linguaggio com. si usa soltanto in alcuni casi partic., come nell’ in una questione spiacevole: lascia s. mio fratello, che qui non c’entra; con altro senso, di persona che raggiunga l’eccellenza in ...
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serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune [...] avversaria). V. anche serra serra. b. Intensificare, accelerare: s. il ritmo dell’andatura; nel linguaggio marin., s. la voga, accelerare il ritmo delle palate. c. Premere, incalzare: s. il nemico. 2. a. Chiudere, sbarrare un’apertura o un passaggio ...
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cortina1
cortina1 s. f. [lat. tardo cortīna, der. di cors cortis «cortile, corte», per calco del gr. αὐλαία «tenda, cortina», der. di αὐλή «aula, corte»]. – 1. a. Tendaggio destinato a isolare l’interno [...] : La tua casa che veste una cortina Di granoturco fino alla cimasa (Gozzano); c. di nebbia, di fumo, strato di nebbia o di fumo denso; nel linguaggio militare, c. nebbiogena (o, meno propriam., fumogena), nube di vapori densi e persistenti emessa da ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] pagare in o., in monete d’oro. Più in partic., nel linguaggio econ.: o. carta, espressione recente con la quale si indicano i conferito dalla produzione di agrumi, un tempo molto abbondante. c. Locuzioni e modi prov.: vendere, comprare, pagare a ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...