catenaccio
catenàccio s. m. [lat. tardo catenaceum, der. di catena «catena»]. – 1. a. Spranga o cilindro di ferro (raramente di legno) che scorre entro appositi anelli fissati ai due battenti di un uscio [...] ., fare il catenaccio. b. Per estens., e in senso più generico, fare c., assumere un comportamento rigidamente difensivo, riferito per es., nel linguaggio sindacale, a datori di lavoro che rifiutano la discussione e le trattative con l’opposizione. 4 ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] , inaspettato. Il termine è oggi usato quasi esclusivam. nel linguaggio medico, riferito a fenomeno o reazione che si svolge in livello (è tale, per es., la richiesta «sii spontaneo»). c. In senso più generico, affermazione vera o falsa, ma comunque ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] lancette o gli altri segni che indicano le ore e i minuti. c. R. i germogli, i polloni, ecc., e più comunem., con agricole; r. l’auto, il furgoncino, gli autobus. Nel linguaggio venatorio, nel rifl., riferito a selvatici cacciati, posarsi o andarsi ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] mondo, degli spiriti, la parte mortale di me, il mio corpo. c. agg. Che è proprio dell’uomo, della parte materiale dell’uomo, e di Dio, è causa per l’anima di dannazione eterna. Nel linguaggio com.: mi parrebbe di fare un peccato m., anche fig., un ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] Con questo sign. è ormai solo dell’uso poet.; nel linguaggio com. si usa soltanto in alcuni casi partic., come nell’ in una questione spiacevole: lascia s. mio fratello, che qui non c’entra; con altro senso, di persona che raggiunga l’eccellenza in ...
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serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune [...] avversaria). V. anche serra serra. b. Intensificare, accelerare: s. il ritmo dell’andatura; nel linguaggio marin., s. la voga, accelerare il ritmo delle palate. c. Premere, incalzare: s. il nemico. 2. a. Chiudere, sbarrare un’apertura o un passaggio ...
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cortina1
cortina1 s. f. [lat. tardo cortīna, der. di cors cortis «cortile, corte», per calco del gr. αὐλαία «tenda, cortina», der. di αὐλή «aula, corte»]. – 1. a. Tendaggio destinato a isolare l’interno [...] : La tua casa che veste una cortina Di granoturco fino alla cimasa (Gozzano); c. di nebbia, di fumo, strato di nebbia o di fumo denso; nel linguaggio militare, c. nebbiogena (o, meno propriam., fumogena), nube di vapori densi e persistenti emessa da ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] pagare in o., in monete d’oro. Più in partic., nel linguaggio econ.: o. carta, espressione recente con la quale si indicano i conferito dalla produzione di agrumi, un tempo molto abbondante. c. Locuzioni e modi prov.: vendere, comprare, pagare a ...
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poverta
povertà s. f. [lat. paupertas -atis, der. di pauper -ĕris «povero»]. – 1. a. Genericam., la condizione di chi è povero, di chi cioè scarseggia delle cose necessarie per una normale sussistenza: [...] (voto semplice). b. Raro con senso concr. e collettivo, l’insieme dei poveri: c’è tanta p. da aiutare. 2. Più specificamente: a. Nel linguaggio sociologico, condizione di carenza di risorse materiali e non materiali che caratterizza determinati ...
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tetto
tétto s. m. [lat. tēctum, der. di tēgĕre «coprire», part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tétta). – 1. a. Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate [...] minerale; t. d’una faglia, la massa rocciosa che il movimento ha innalzato al di sopra del piano di faglia. c. Nel linguaggio alpinistico, sporgenza in fuori, quasi ad angolo retto, di una parete rocciosa, il cui superamento si può effettuare sia in ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...