slittare
v. intr. [der. di slitta] (aus. avere e essere). – 1. non com. Andare in slitta: non so sciare, ma mi diverto a s.; i ragazzi hanno slittato tutto il giorno giù per la discesa. 2. estens. Scivolare, [...] organizzazioni sindacali tendono a s. su posizioni moderate; il partito di maggioranza slitta sempre più a destra. c. Nel linguaggio politico-amministrativo, fare slittare l’applicazione o l’esecuzione di una norma legislativa, rinviarla. Con il sign ...
Leggi Tutto
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] a un paese detto ‘Menaggio’ (Foscolo). Spese di porto, nel linguaggio comm., l’insieme degli oneri che si devono sostenere per l’ porto di mare, per indicare luogo molto movimentato, dove c’è un continuo viavai di persone, dove capita molta gente ...
Leggi Tutto
fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] degli stati; con varia f., con varia vicenda. Nel linguaggio della critica, la risonanza che uno scrittore o un’opera patrimoniali: è un povero diavolo che non ha mezzi di fortuna. c. Occasione favorevole: gli si è presentata una bella f.; ha sempre ...
Leggi Tutto
criticita
criticità s. f. [der. di critico1]. – 1. Generalm. al sing., condizione critica, carattere critico: la c. della situazione economica (del paese, di un’azienda, ecc.); essere consapevoli della [...] del reattore perché si possa raggiungere lo stato critico. 2. Con uso più recente, nel linguaggio politico e giornalistico, singolo problema, singola situazione critica: si sono evidenziate delle c. nella gestione della raccolta dei rifiuti. ...
Leggi Tutto
offerta
offèrta s. f. [der. di offerto, part. pass. di offrire]. – 1. a. L’atto di offrire: o. di denaro; o. di aiuto; o. spontanea; fare o. di qualche cosa o, assol., fare un’o. (con accezioni partic., [...] e dalla struttura del mercato: l’o. supera la domanda; legge della domanda e dell’o. (v. domanda). c. Nel linguaggio della pubblicità e del commercio, il termine, seguito da una specificazione, indica il particolare modo in cui viene effettuata la ...
Leggi Tutto
verticale
agg. e s. f. e m. [dal lat. tardo verticalis, agg., der. di vertex -ĭcis «vertice»]. – 1. agg. a. Termine che definisce, nel linguaggio scient. e tecn., la direzione della forza di gravità [...] la v., misurare una distanza in verticale, ecc. Nel linguaggio aviatorio, trovarsi sulla v. di ..., segnalazione mediante la coincide spesso con il centro di gravità del velivolo. c. Esercizio ginnastico nel quale il corpo assume una posizione ...
Leggi Tutto
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] neutro e quindi invar.: che tu ci sia o non ci sia, per me è tutt’una. c. Con accezioni e funzioni grammaticali proprie, nel linguaggio marin.: tutto libero, frase con cui viene data assicurazione, al termine della manovra di disormeggio, che tutti ...
Leggi Tutto
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza [...] delle trasmissioni). b. Con riferimento ai mezzi espressivi: linguaggio t., la speciale terminologia e fraseologia di cui si , oppure ai professionisti, e in qualche caso ai politici: oggi c’è più bisogno di buoni t. che di laureati; affidare a ...
Leggi Tutto
chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] . di ciò che avviene; avevo idee poco ch. in proposito. c. Nitido, facilmente intelligibile: esporre in modo ch.; ha fatto un rimanere ch. di una cosa, rimanere persuaso. f. Nel linguaggio di marina, cavo ch., catena ch., liberi da intoppo che ...
Leggi Tutto
spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] una spina. Com. le espressioni prov.: non c’è rosa senza spine, non c’è cosa gradita che non sia accompagnata da come struttura scheletrica nel suo complesso, sia, nel linguaggio com., come singolo elemento costitutivo di tale struttura: togliere ...
Leggi Tutto
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...