comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di [...] tra più persone attraverso un vincolo spirituale che le unisce: essere in c. d’idee, di sentimenti, d’affetti. In partic., nel linguaggio religioso: c. con Dio; c. coi defunti; c. dei santi, dogma cattolico secondo il quale tutti i fedeli che fanno ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] per bellezza al viso, oppure alla spalla, nel décolleté. c. Piccolo pizzo di barba fatto crescere sotto il labbro le m. d’ermellino, in araldica, v. moscatura. e. Nel linguaggio dei bar e di trattoria, chicco di caffè tostato con cui talvolta ...
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tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con [...] un sacco di grano era padrone di un tesoro. b. Nel linguaggio giur., ogni cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di civile regola la proprietà del t. scoperto in fondo altrui. c. L’insieme degli arredi sacri, reliquie, oggetti preziosi, di ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] dei paradossi. In senso più generico, nel linguaggio com., ragionamento in cui le conseguenze coincidono c. sportivo, c. degli scacchi, c. di lettura, c. della stampa, c. repubblicano, ecc. I locali stessi in cui ha sede il circolo: andare al c.; c ...
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conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] che si ricava dalla filosofia vera e perfetta, si è che non bisogna filosofare (Leopardi). In partic.: a. Nel linguaggio filos., c. del sillogismo, la proposizione finale del sillogismo, consecutiva alle due premesse, e in cui sono riuniti, in forma ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] matematica, infinito p., v. infinito, n. 2 b. Nel linguaggio com., che ha aspetto, qualità, possibilità, e sim., che non per esso in meteorologia è il metro dinamico (v. metro2, n. 2 c); p. di una forza centrale, ecc.; in elettrologia, p. elettrico, ...
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condurre
(ant. condùcere) v. tr. [lat. condūcĕre «condurre insieme, stipendiare, prendere in affitto», comp. di con- e dūcĕre «guidare, condurre»] (io conduco, tu conduci, ecc.; pass. rem. condussi, [...] al fondo dell’inferno (Manzoni). In questo, e nei precedenti sign., è più spesso usato, nel linguaggio corrente, il verbo portare. 2. estens. a. C. le acque, farle andare da un luogo a un altro attraverso apposite condutture o canali. b. Riferito ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] lunghissime, in radiotecnica, v. onda, n. 3 a. Nel linguaggio marin., sono dette onde l. le onde lente, senza spuma, l. data), e con lo stesso valore, ma meno com., di l. mano. c. Con valore relativo (cfr. la lettera d del n. 1), esprime soltanto la ...
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cenere
cénere s. f. [lat. cĭnis -nĕris m., raro f.]. – 1. a. Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene quando si brucia una sostanza organica, vegetale, animale o fossile: c. di mare, residuo [...] or sol ... Parla di me col tuo c. muto (Foscolo). b. Nel linguaggio ascetico, l’uomo stesso, destinato a divenire cenere dopo la morte. c. Mercoledì delle c., o dì delle c., o semplicem. le C., il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] che procede, Se tu ne vedi alcun degno di nota (Dante). c. Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo ( specificata: nota di addebito o di accredito, nel linguaggio econ. e comm., comunicazione delle rettifiche da segnare ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...