commerciale
agg. [dal lat. tardo commercialis, attrav. il fr. commercial]. – 1. Attinente al commercio in senso lato: attività c.; il settore c.; impresa, azienda, società c.; imprenditore c., espressione [...] più regolamentare nel servizio postale) di 15,5×12,2 cm; carta c., carta a quadretti, particolarmente adatta a operazioni di calcolo (con altro sign. nel linguaggio bancario, in contrapp. a carta finanziaria, l’insieme delle cambiali in portafoglio ...
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commissario
commissàrio s. m. [dal lat. mediev. commissarius, der. di committĕre «affidare»]. – 1. Funzionario cui sono affidati determinati compiti e poteri, sia in modo ordinario e permanente, alla [...] e successivamente di dirigere la loro preparazione tecnica e agonistica (nel linguaggio giornalistico, viene spesso indicato con la sigla ct 〈čittì〉). In partic., c. di Pubblica Sicurezza, ora c. della Polizia di Stato (ma nell’uno e nell’altro caso ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] non tarda molto a presentarsi un’altra possibilità; nel linguaggio giudiziario, processo, dibattimento a p. chiuse, al Giura; le P. di ferro, tra le Alpi Transilvaniche e i Balcani. c. P. (o bocca) del ghiacciaio, cavità di varia dimensione e forma ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] del tapino che muor (Manzoni). 3. fig. a. Proteggere da offese o pericoli, e in partic., nel linguaggio militare, proteggere dall’offesa nemica: c. la ritirata di un battaglione; l’artiglieria copriva con tiri allungati i reparti avanzati; nel rifl ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] ., l’infiorescenza delle composite tubuliflore, in cui i fiori tubulosi sono trasformati in fiori ligulati, come per es. nel crisantemo. c. Nel linguaggio di borsa, contratto a d. facoltà (o a d. opzione, o a d. premio), il contratto per il quale uno ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] ; motivo, ragione: ho agito per una giusta c.; non si può far ricorso senza una c. legittima; dare causa, offrire l’occasione, il pretesto. Nel linguaggio giur. e sindacale, giusta c., circostanza che non consente la prosecuzione, anche provvisoria ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] detto di figlie che si sposano e vanno ad abitare col marito, e, nel linguaggio corrente, di figli che lasciano la casa dei genitori); u. di chiesa ( u. di minorità, di tutela; u. di carica. c. fig. Trarsi fuori, liberarsi da una situazione difficile, ...
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tempesta
tempèsta s. f. [lat. tempĕstas (-atis) «epoca, tempo; burrasca», der. di tempus «tempo»]. – 1. a. Violenta perturbazione atmosferica, di varia estensione e durata, caratterizzata da vento fortissimo, [...] proiettili; una t. di urli, di fischi; una t. di domande. c. Violento contrasto di passioni, di sentimenti: avere il cuore in t., essere al viver tuo furon tempesta (Foscolo). d. Nel linguaggio medico (per calco dell’ingl. storm), parossismo, accesso ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne [...] fare ciò che si vuole: tu m’hai con la piacevolezza tua tratto il filo della camiscia (Boccaccio). Nel linguaggio di cucina, uovo in c., cotto affogato, senza il guscio, nell’acqua bollente. b. Con aggettivo di colore, ha spesso indicato la divisa ...
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utile
ùtile agg. e s. m. [dal lat. utĭlis, der. di uti «usare»]. – 1. agg. a. Che può usarsi al bisogno, che può servire: oggetti u.; un apparecchio, uno strumento, un elettrodomestico u., molto u.; [...] , nel giornalismo politico, v. idiota, n. 2. e. Nel linguaggio giur., che consiste nell’uso o riguarda l’uso, nell’espressione dominio quello della società; ve lo dico per il vostro utile. c. Guadagno, profitto: speri di ricavare qualche u. da quest’ ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...