morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] , la m. sua è sul campo di battaglia; con altro sign., nel linguaggio fam., la sua m., la m. sua, il modo migliore d’esser cucinato salute. La m. in vacanza, titolo di un film, interpretato da Fredric March (titolo originale ingl. Death takes a ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] , infinito p., v. infinito, n. 2 b. Nel linguaggio com., che ha aspetto, qualità, possibilità, e sim., che indicare ogni enunciato che potrebbe essere formulato, e quindi anche interpretato, in base alle regole grammaticali di una lingua, anche se ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] gli esperti delle pubbliche r.; r. sociali, nel linguaggio sociologico, le forme elementari, soggettive, coscienti e in presso un terzo stato). e. In filosofia, ente variamente interpretato nelle diverse concezioni e teorie: il concetto della r. come ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] sette v. grasse e le sette v. magre, del sogno del Faraone interpretato da Giuseppe (Genesi 41), simboli rispettivam. dell’abbondanza e della carestia (di anche stravaccato). d. Frequente, nel linguaggio giornalistico e polit., l’espressione mercato ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] malato ha dato s. evidenti di ripresa; il verso della civetta era interpretato un tempo come un s. di sciagura; qui va a finire male n. 2 b). Con valore più generico, nel linguaggio com., manifestazione o sintomo di una determinata condizione fisica: ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] guerra g.; lottare per una g. causa. Con sign. particolare, nel linguaggio giur. e sindacale, g. causa, v. causa, n. 1 b. : il conto è g.; la soluzione del problema è g.; dare una g. interpretazione; questa mi pare la via g. (fig., la g. via, la via ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] natura, Perché non rendi poi Quel che prometti allor? (Leopardi). Nel linguaggio filosofico, n. naturante, Dio, n. naturata, il mondo degli il genere è stato variamente ripreso e interpretato dalle diverse correnti pittoriche (impressionismo, cubismo ...
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bufu
(Bufu) (spreg.) Sigla dell’espressione gergale angloamericana By Us Fuck U (‘per quanto ci riguarda, vaffanculo’), insulto adoperato nei testi di canzoni rap come risposta ad attacchi verbali mossi [...] gruppo romano di rappers Dark Polo Gang (DPG), formazione composta dagli interpreti Tony Effe, Dark-Side, Pyrex e Dark Wayne. Bufu è l Dark Polo Gang. È uno degli esempi più recenti di linguaggio giovanile, il gergo che si rinnova con il succedersi ...
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cesareo2
ceṡàreo2 agg. [dal lat. scient. caesareus, nella locuz. sectio caesarea «taglio cesareo», der. del lat. Caesar, erroneamente interpretato come derivante da «a caeso matris utero» cioè «(nato) [...] dall’utero tagliato della madre»]. – Nel linguaggio medico, taglio c., operazione ostetrica (detta anche laparoisterotomia) praticata, soprattutto in casi di distocia, per esplicare il parto (detto appunto in tal caso parto c.) attraverso l’incisione ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] con vocale iniziale, per cui il nesso innel potrebbe essere interpretato come inn el; cfr. del resto quanto osservato per in fede mia, in verità, in coscienza, modi asseverativi; nel linguaggio della Chiesa: fratelli in Dio, in Gesù Cristo. Per ...
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linguaggio di programmazione
linguaggio di programmazione particolare linguaggio impiegato per esprimere dati e istruzioni che possano essere letti, interpretati ed eseguiti da un automa esecutore, in particolare da un computer. Come in ogni...