linguaggiolinguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] uomini non parlano una medesima lingua; D’una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti (Manzoni). 2. a. In senso ampio, la capacità o per esplicitare e rendere suscettibili di analisi le connessioni formali di un sistema logico (è il caso dei l. ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] (detto anche empirismo logico o neopositivismo), che fa oggetto della propria analisi esclusivamente il linguaggio delle scienze naturali e formali, rifiutando qualsiasi metafisica e concependo anche l’etica e l’estetica come contesti di proposizioni ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] alla formazione di qualsiasi sistema di segni. b. In logica matematica, in contrapp. a sintassi, che studia i linguaggiformali e le regole per la costruzione delle formule (intese come pure sequenze di simboli), l’elaborazione con la quale si ...
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Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni diverse, dai processi che si svolgono...
La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
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