vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] v., dare notizia di sé, mettersi in contatto con qualcuno: da allora non si è fatto più v., né con me né con gli altri amici; mi o non più v.; lingue v., ancora usate (contrapp. a lingue morte, non più in uso); uso v. di una lingua, l’uso attuale o ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici [...] [ñ] per indicare la consonante nasale palatale, il segno ? che in varie lingue slave distingue č, š, ž da c, s, z, ecc.), oppure curatore, passi espunti o interpolati, ecc. In senso ampio, si chiama talora segno d. (o lettera con valore diacritico) ...
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procacita
procacità s. f. [dal lat. procacĭtas -atis, der. di procax -acis «procace»]. – 1. letter. Insolenza, audacia, sfrontatezza: al tutto modera a questa tua lingua e procacità (L. B. Alberti). [...] , ossia sensualmente provocante, nell’aspetto e nell’atteggiamento: p. di forme, di movenze; quel vitino snello da cui si slanciava con irresistibile fascino la voluttuosa p. del seno e dei fianchi (Pirandello); quelle lodi orgiastiche alla p. della ...
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allogeno
allògeno agg. e s. m. [comp. di allo- e -geno, cfr. gr. ἀλλογενής]. – 1. agg. Di altra stirpe o nazione: minoranze allogene. 2. s. m. In uno stato nazionale, si dicono allogeni (o cittadini [...] minoritarî o minoranze nazionali) i cittadini di stirpe (ed eventualmente di lingua o di religione) diversa dalla maggioranza e che conservano una propria individualità culturale e, talvolta, politica. ...
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ricernere
ricèrnere v. tr. [comp. di ri- e cernere], letter. raro. – Distinguere di nuovo, cioè spiegare, dichiarare ancora: Tu dubbi, e hai voler che si ricerna In sì aperta e ’n sì distesa lingua Lo [...] dicer mio (Dante) ...
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libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) [...] ant. Che, o chi, non osserva le regole stabilite e si sottrae a una determinata disciplina o tradizione: Montagna fu segnatamente proscritto dall’Accademia, come autore troppo l. nella lingua e sedizioso (Algarotti). 4. Uomo di costumi ...
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yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini [...] è lei, Perla di nome e di fatto. È per lei che la storia si dipana: l’io narrante, escluso per un soffio da quella parte che gli per regalare a Perla, la adorata moglie che una malattia si sta portando via, un’ultima stagione di serenità. (Elena ...
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assassino
(ant. anche assessino) s. m. (f. -a) [dal plur. Assassini (adattam. dell’arabo Ḥashīshiyya, prob. nella forma non documentata Ḥashīshiyyīn, propr. «uomini dediti al ḥashīsh»), denominazione [...] Siria nei sec. 12° e 13°]. – 1. Chi assassina, chi si è reso colpevole di un assassinio: è solo un volgare a.; cercare, la mano a., che sono stati strumenti di un assassinio. Nella lingua antica, indicò più propr. chi uccide per denaro o per ordine ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] nessuno tra voi che lo sappia?; e in genere di oggetto che si trovi insieme con altri: tra le uova che ho comprate ce n’erano come fatto fonetico nell’uso parlato) si trovano spesso documentate nella lingua scritta dei secoli passati; non del ...
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polizza
pòlizza s. f. [dal gr. ἀπόδειξις «dimostrazione, prova» e quindi anche «ricevuta, quietanza» (der. di ἀποδείκνυμι «mostrare, rilevare»), lat. tardo apodīxis]. – 1. a. Foglietto contenente indicazioni [...] un corpo di un dato carattere (redatto per consuetudine dalle fonderie secondo criterî statistici di frequenza del loro impiego nella lingua d’uso) di cui ci si serve come base per le ordinazioni. ◆ Dim. polizzina, polizzino m. (v.), ant. polizzétta. ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...