stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in [...] o gergo puro, non snaturato dall’immissione di forme della lingua nazionale o regionale. Per la locuz. in senso stretto, stesso che vocale chiusa (v. chiuso1, n. 2 e): questa sillaba si pronuncia con «e» s., con «o» stretta. d. In elettromagnetismo, ...
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odontoglosso
odontoglòsso s. m. [lat. scient. Odontoglossum, comp. di odonto- e gr. γλῶσσα «lingua»]. – Genere di piante orchidacee caratterizzate da due appendici simili a denti alla base del labello: [...] orchidee, che nel loro ambiente naturale vivono sugli alberi, hanno corti rizomi con 1-3 pseudobulbi fogliosi dai quali si sviluppano infiorescenze racemose erette o ricurve con pochi o numerosi fiori. Il genere comprende circa 250 specie e numerosi ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici [...] di rito bizantino, ma di lingua araba, dei patriarcati di Antiochia, Gerusalemme e Alessandria, i quali, cattolici in origine, si staccarono dalla Chiesa romana dopo lo scisma (1054) di Michele Cerulario, patriarca di Costantinopoli, per ritornarvi, ...
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soggiungere
soggiùngere v. tr. [dal lat. subiungĕre «congiungere», comp. di sub «sotto» e iungĕre «unire, attaccare»] (coniug. come giungere). – 1. Aggiungere qualcosa a quanto si è già detto, per continuare [...] o concludere il proprio discorso (ormai per lo più sentito come appartenente alla lingua letter. o elevata): soggiunse ancora alcune parole e se ne andò; anche seguito da prop. oggettiva: gli dissi che non ne sapevo nulla e soggiunsi che non volevo ...
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babbo
s. m. [lat. *babbus, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre, papà: ho conosciuto il tuo b.; corse ad abbracciare il b.; ascoltami, babbo. È voce fam. e affettuosa, spec. comune in [...] Toscana: Né da lingua che chiami mamma o b. (Dante). Diversamente da padre, l’articolo si può omettere solo quando manchi il unita a babbomorto), propriam., a proposito di prestiti che ci si impegna a restituire dopo la morte del padre, al momento ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione [...] quale era scritto «Vietato fumare»; lo studioso sostiene che «si distingue chiaramente la mano di Tiziano», ma alcuni documenti lo riferita nella lingua originaria (vae victis «guai ai vinti»); parole che comunque si vogliono distinguere dalle ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di [...] n., il flusso dei beni economici e dei servizî che si producono in una nazione in un certo periodo di tempo e oltrepassa i limiti della città o della regione, sia che essa non si estende oltre i confini della nazione. L’agg. è molto frequente ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico [...] di un gruppo di lingue (quando invece un segno è simbolo di una cosa, di un’idea o di una sillaba, si parla di scrittura dell’alfabeto; a. tattile, per i sordociechi, che si basa sulla corrispondenza tra lettere e numeri con punti specifici della ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si [...] quale ogni nazione, in quanto fondata su radici etniche, lingua, tradizione e storia comuni, dovrebbe essere costituita in uno Settecento da J.-J. Rousseau e J. G. Herder, si affermò con la rivoluzione francese e soprattutto durante la lotta degli ...
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tuo
agg. poss. [dal lat. tŭus, affine a tu «tu»]. – È il possessivo riferito a soggetto singolare di 2a pers. (tu), e significa quindi «di te, che appartiene a te» (il tuo vestito), «che riguarda te» [...] nell’uso pop. tosc. (ma anche in qualche altra parlata dialettale) si ha il troncamento in posizione proclitica per tutti i generi e numeri (per tuo, tua) in posizione enclitica, limitatamente alla lingua antica e, oggi, a parte dell’Italia merid.: ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...