medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] i Greci sono mortali», il termine medio è uomini). g. In matematica si dicono termini medî, e più spesso assol. i medî, in una (medio inglese), oppure indica la forma che quella lingua assume nella zona centrale della sua area di diffusione ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; [...] parlare spagnolo). Come s. m. indica talvolta, oltre alla lingua, anche la letteratura spagnola, in quanto materia d’insegnamento e di Europa nel 1918-1919, così detta perché si riteneva che i primi focolai si fossero manifestati in Spagna. d. Locuz. ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione [...] molti elementi lessicali alloglotti (dall’iranico, dal dravidico, dall’arabo, dal turco, dal mongolo e da lingue europee). In partic., s. classico, quello in cui si riflette l’attività dei grammatici più antichi, in specie di Pāṇini (4° sec. a. C ...
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innovativo
agg. [der. di innovare]. – Che innova, che porta innovazione o innovazioni, che tende a innovare: provvedimenti, programmi i.; presentare concrete proposte i.; un imprenditore i., un’impresa [...] i.; i processi i. di una lingua, di una letteratura; un prodotto i. nel campo dell’elettronica; in partic., lingua i., quella in cui si registrano numerose innovazioni (contrapp. a lingua conservativa). ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] b. Ordinare, comandare con autorità, ingiungere; in questo sign., si costruisce per lo più con di e l’infinito o che e una moda che comincia a imporsi; neologismi che s’impongono nella lingua parlata; è un prodotto che s’è imposto largamente. Analogam ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] bersaglio), «Ma sai che sei proprio carino quando mostri la lingua!», o le espressioni «quella buona lana», «quella perla di d’uno scrittore che investa tutta quanta la sua opera; si parla così dell’i. del Parini, alludendo al suo poema ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] . b. In linguistica, l’assimilazione di un elemento appartenente a un’altra lingua o dialetto, e, in senso più concr., l’elemento linguistico assimilato; si distinguono tradizionalmente p. lessicali, sia non assimilati, cioè presi nella loro forma ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] gusto e alla tematica del romance spagnolo dei sec. 15°-16° e della conseguente romance francese (quando non si limitavano a tradurre queste antiche composizioni), indugiando in un vagheggiamento, anche tonale, del mondo primitivo e medievale; solo ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] poetici in lingua la p. dialettale del Belli è p. autentica; nel grigiore letterario dei suoi tempi sola si stacca, altissima pura p.!; è un uomo che vive di p.; con la p. non si fa strada nella vita, ecc. ◆ Dim. poeṡiétta (raro poeṡiina); spreg. ...
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neerlandese
neerlandése (meno com. nederlandése) agg. e s. m. e f. [dal fr. néerlandais, der. di Néerland, che è un adattamento di Nederland (propr. «paese basso»), nome oland. dell’Olanda]. – Sinon. [...] di olandese e di fiammingo, tra le quali non ha luogo di essere una sostanziale distinzione, almeno a livello di lingua ufficiale e letteraria (oggi si tende infatti a parlare di letteratura neerlandese per tutte le opere scritte in questa ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...