secentismo
(meno com. seicentismo) s. m. [der. di se(i)cento]. – 1. Termine con cui si indica il gusto prevalente nella produzione artistica e letteraria del Seicento in Europa, caratterizzato dalla [...] o poesia metafisica in Inghilterra). 2. Parola, forma linguistica, locuzione o costruzione sintattica introdotte e diffuse nella lingua, soprattutto letteraria, del Seicento, in quanto appartengono al gusto che in quel secolo prevalse in Italia e ...
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demotico
demòtico agg. e s. m. [dal gr. δημοτικός, der. di δῆμος «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. agg. e s. m. Propr., popolare, volgare. In partic., scrittura d., tipo molto rapido di scrittura ieratica [...] e romana era la scrittura ordinaria della vita quotidiana; come s. m., il demotico, quella fase della lingua scritta egiziana che si espresse attraverso la scrittura demotica. 2. s. m. Nella terminologia linguistica, l’aggettivo ricavato dal nome di ...
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classicita
classicità s. f. [der. di classico]. – 1. Carattere classico, spirito classico; limpidezza, serenità, castigatezza nell’espressione artistica: la castità della forma, che si suole chiamare [...] «classicità» (B. Croce). 2. L’età classica della lingua e letteratura romana o greca (in quanto contrapposta all’età tarda), e l’appartenenza (di un uso linguistico o di uno scrittore) a tale età: il lessico della c. latina; carente c. di un ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella [...] toponomastica di paesi di lingua araba, persiana e turca, sia nella forma qaṣr dell’arabo classico, sia nella forma dialettale qṣar. In ital. ne deriva il sost. cassero (v.), mentre in spagn., unito all’articolo arabo, ha dato origine al nome comune ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] dello scrivere, in espressioni come le v. dello stile, della lingua. Con altre accezioni partic.: a. In alcuni dialetti, il né di venere né di marte non si sposa né si parte (cui si aggiunge, a volte, né si dà principio all’arte), collegato con la ...
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pleonasmo
s. m. [dal lat. tardo pleonasmus, gr. πλεονασμός, der. di πλεονάζω «sovrabbondare»]. – Espressione sovrabbondante, formata con l’aggiunta di una o più parole non necessarie dal punto di vista [...] grammaticale o concettuale: frequente nel linguaggio familiare, si può trovare anche nella lingua letteraria e non implica di per sé una violazione di regole grammaticali: «a me mi piace» è un p. molto comune; «entrare dentro» e «uscire fuori» sono ...
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pseudoanglicismo
s . m. Parola o espressione che contiene elementi inglesi o che sembrano inglesi ma in realtà nella lingua inglese non esistono; si dice anche di parola o locuzione esistente in inglese [...] più stato rimpiazzato da jogging anche nella nostra lingua. (Valeria Palumbo, Corriere della sera.it, 12 settembre 2017, Scuola) • Con queste premesse, non è del tutto chiaro perché in Italia si sia scelto di chiamare election day qualsiasi giornata ...
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(m.: e capovolto; e rovesciata) loc. s.le f. Altra denominazione, non tecnica, dello schwa. ♦ [tit.] Un comune emiliano ha adottato lo "schwa" (e / rovesciata) per essere più inclusivo. (Elle.com, 15 aprile [...] • Il simbolo schwa, o e capovolta (ə), sta entrando sempre di più nell’uso comune e si trova spesso al centro del dibattito su come rendere l’italiano una lingua ancora più inclusiva. (Money.it, 18 febbraio 2022, Tecnologia).
Composto dal grafema e s ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] i Greci sono mortali», il termine medio è uomini). g. In matematica si dicono termini medî, e più spesso assol. i medî, in una (medio inglese), oppure indica la forma che quella lingua assume nella zona centrale della sua area di diffusione ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; [...] parlare spagnolo). Come s. m. indica talvolta, oltre alla lingua, anche la letteratura spagnola, in quanto materia d’insegnamento e di Europa nel 1918-1919, così detta perché si riteneva che i primi focolai si fossero manifestati in Spagna. d. Locuz. ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...