prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] . b. In linguistica, l’assimilazione di un elemento appartenente a un’altra lingua o dialetto, e, in senso più concr., l’elemento linguistico assimilato; si distinguono tradizionalmente p. lessicali, sia non assimilati, cioè presi nella loro forma ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] gusto e alla tematica del romance spagnolo dei sec. 15°-16° e della conseguente romance francese (quando non si limitavano a tradurre queste antiche composizioni), indugiando in un vagheggiamento, anche tonale, del mondo primitivo e medievale; solo ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] poetici in lingua la p. dialettale del Belli è p. autentica; nel grigiore letterario dei suoi tempi sola si stacca, altissima pura p.!; è un uomo che vive di p.; con la p. non si fa strada nella vita, ecc. ◆ Dim. poeṡiétta (raro poeṡiina); spreg. ...
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neerlandese
neerlandése (meno com. nederlandése) agg. e s. m. e f. [dal fr. néerlandais, der. di Néerland, che è un adattamento di Nederland (propr. «paese basso»), nome oland. dell’Olanda]. – Sinon. [...] di olandese e di fiammingo, tra le quali non ha luogo di essere una sostanziale distinzione, almeno a livello di lingua ufficiale e letteraria (oggi si tende infatti a parlare di letteratura neerlandese per tutte le opere scritte in questa ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] terminante con vocale, può subire nell’uso parlato, e anticam. anche nella lingua scritta, l’aferesi: oggi sto ’n casa; E ’l sol montava ’n sù (Dante). Si distinguono nei paragrafi seguenti i principali usi della preposizione. 1. Esprime innanzitutto ...
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ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] (nella lingua ant. si trova unito anche, talvolta, con sost. plurali); in qualche rarissimo caso (nella lingua ant . sua colpa; ha la casa piena di o. ben di Dio; Ogne lingua deven tremando muta (Dante), le quali equivalgono a tutti gli uomini ..., in ...
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scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente [...] al gruppo delle lingue celtiche insulari; dialetto inglese-s., varietà dell’inglese parlato nell’Inghilterra settentrionale della Scozia (spesso indicata con il nome fr. écossaise) che si eseguiva al suono della cornamusa su un ritmo variabile, a ...
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pedante
s. m. e f. e agg. [prob. der. del lat. pes pedis «piede» (dall’accompagnare a piedi), raccostato a pedagogo]. – 1. s. m., ant. a. Maestro di scuola, istitutore, pedagogo. b. Personaggio della [...] in senso spreg., chi, nell’insegnamento e nello studio, si richiama continuamente alle regole, osservandole e facendole osservare con in senso polemico, chi scrive con esagerata cura della lingua e dello stile; in tono diversamente polemico, il ...
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ghiacciaio
ghiacciàio s. m. [der. di ghiaccio2]. – Accumulo naturale di ghiaccio a struttura stratificata, dovuto a trasformazione della neve meteorica, soffice e porosa, dapprima in neve granulare (firn), [...] : gh. di montagna o alpino, quando si sviluppa su superfici limitate di rilievi montuosi, e, in partic., gh. alpino-vallivo (o gh. di montagna di primo ordine), costituito da un bacino di raccolta e da una lingua; gh. pirenaico (o gh. di montagna ...
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balbettare
v. intr. e tr. [der. del lat. tardo (e ital. ant.) balbare, che aveva lo stesso sign.] (io balbétto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Articolare male le sillabe, parlare a tratti e con frequenti [...] è riuscito a vincere la balbuzie, e non balbetta più; durante l’esame si è emozionato e ha cominciato a b.; Demostene balbettava e si seppe correggere; meno com., attribuito alla lingua: costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra’ denti né ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...