venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] dello scrivere, in espressioni come le v. dello stile, della lingua. Con altre accezioni partic.: a. In alcuni dialetti, il né di venere né di marte non si sposa né si parte (cui si aggiunge, a volte, né si dà principio all’arte), collegato con la ...
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pleonasmo
s. m. [dal lat. tardo pleonasmus, gr. πλεονασμός, der. di πλεονάζω «sovrabbondare»]. – Espressione sovrabbondante, formata con l’aggiunta di una o più parole non necessarie dal punto di vista [...] grammaticale o concettuale: frequente nel linguaggio familiare, si può trovare anche nella lingua letteraria e non implica di per sé una violazione di regole grammaticali: «a me mi piace» è un p. molto comune; «entrare dentro» e «uscire fuori» sono ...
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pseudoanglicismo
s . m. Parola o espressione che contiene elementi inglesi o che sembrano inglesi ma in realtà nella lingua inglese non esistono; si dice anche di parola o locuzione esistente in inglese [...] più stato rimpiazzato da jogging anche nella nostra lingua. (Valeria Palumbo, Corriere della sera.it, 12 settembre 2017, Scuola) • Con queste premesse, non è del tutto chiaro perché in Italia si sia scelto di chiamare election day qualsiasi giornata ...
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(m.: e capovolto; e rovesciata) loc. s.le f. Altra denominazione, non tecnica, dello schwa. ♦ [tit.] Un comune emiliano ha adottato lo "schwa" (e / rovesciata) per essere più inclusivo. (Elle.com, 15 aprile [...] • Il simbolo schwa, o e capovolta (ə), sta entrando sempre di più nell’uso comune e si trova spesso al centro del dibattito su come rendere l’italiano una lingua ancora più inclusiva. (Money.it, 18 febbraio 2022, Tecnologia).
Composto dal grafema e s ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] i Greci sono mortali», il termine medio è uomini). g. In matematica si dicono termini medî, e più spesso assol. i medî, in una (medio inglese), oppure indica la forma che quella lingua assume nella zona centrale della sua area di diffusione ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; [...] parlare spagnolo). Come s. m. indica talvolta, oltre alla lingua, anche la letteratura spagnola, in quanto materia d’insegnamento e di Europa nel 1918-1919, così detta perché si riteneva che i primi focolai si fossero manifestati in Spagna. d. Locuz. ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione [...] molti elementi lessicali alloglotti (dall’iranico, dal dravidico, dall’arabo, dal turco, dal mongolo e da lingue europee). In partic., s. classico, quello in cui si riflette l’attività dei grammatici più antichi, in specie di Pāṇini (4° sec. a. C ...
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innovativo
agg. [der. di innovare]. – Che innova, che porta innovazione o innovazioni, che tende a innovare: provvedimenti, programmi i.; presentare concrete proposte i.; un imprenditore i., un’impresa [...] i.; i processi i. di una lingua, di una letteratura; un prodotto i. nel campo dell’elettronica; in partic., lingua i., quella in cui si registrano numerose innovazioni (contrapp. a lingua conservativa). ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] b. Ordinare, comandare con autorità, ingiungere; in questo sign., si costruisce per lo più con di e l’infinito o che e una moda che comincia a imporsi; neologismi che s’impongono nella lingua parlata; è un prodotto che s’è imposto largamente. Analogam ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] bersaglio), «Ma sai che sei proprio carino quando mostri la lingua!», o le espressioni «quella buona lana», «quella perla di d’uno scrittore che investa tutta quanta la sua opera; si parla così dell’i. del Parini, alludendo al suo poema ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...