occasionalismo
occaṡionalismo s. m. [der. di occasionale]. – 1. In filosofia, dottrina che nega l’esistenza di un nesso necessario fra due fenomeni riconducendo il loro rapporto a una semplice successione [...] di Dio anche in contesti cristiani, l’occasionalismo si sviluppa soprattutto nella storia del cartesianesimo francese ( , coniazione lessicale occasionale, che non entra perciò a far parte stabilmente del lessico di una lingua (o di una terminologia). ...
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marrismo
s. m. – Dottrina linguistica elaborata dal filologo russo Nikolaj J. Marr (1865-1934) e dai suoi discepoli, secondo i quali la lingua sarebbe una manifestazione di classe, creata da maghi come [...] mezzo di comunicazione col totem, inizialmente costituita di quattro monosillabi (sal, ber, i̯òn e roš) dai quali, per stadî, si sarebbero sviluppate tutte le lingue, come frutto di esplosioni rivoluzionarie a carattere economico-sociale. ...
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resina
rèṡina s. f. [dal lat. resīna (con ritrazione d’accento), che prob. risale, come il gr. ῥητίνη, a una lingua preindoeuropea]. – 1. Denominazione generica di prodotti organici naturali o sintetici [...] solidificano completamente (per es., la copale) o che si ottengono dalle gommoresine per eliminazione degli olî volatili o naturali recenti, cioè secrete da alberi viventi), quelle che si rinvengono allo stato fossile nel terreno, come, per es., ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] spesso di 1a, 2a, 3a declinazione, ecc., facendo corrispondere ciascuna di queste a un determinato sistema chiuso. Anche per la lingua italiana si parla talvolta di declinazione in -a, in -o, in -e (o 1a, 2a, 3a d.), spec. con riferimento alla ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, [...] locuz. in ragione d., contrapp. a in ragione inversa, anche nella lingua comune, v. ragione, n. 6 a). Con riferimento a due «se un triangolo ha gli angoli uguali, ha anche i lati uguali»), si dice diretta la prima e inversa la seconda. 5. s. m. Nel ...
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sigmatismo
(o sigmacismo) s. m. [der. di sigma; la 1a forma è coniata sull’agg. sigmatico, la variante è esemplata su lambdacismo, rotacismo, ecc.]. – Nella fonetica articolatoria, forma di disartria [...] che provoca una cattiva o imperfetta pronuncia del fonema s, di cui si hanno diversi gradi, dipendenti dalle varie posizioni errate della lingua: s. stridente, s. interdentale, s. laterale, s. nasale. ...
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nobilitare
v. tr. [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis «nobile»] (io nobìlito, ecc.). – 1. a. Rendere nobile, elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà: Napoleone nobilitò [...] estens.: n. un dialetto, un vernacolo, conferirgli dignità di lingua, dimostrandolo capace di espressione poetica e letteraria; n. un nella stima e nel rispetto altrui: l’uomo si nobilita nella serena accettazione delle sventure e delle contrarietà ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi [...] epoca tardoromana la forma dell’f minuscola. Nella lingua italiana, la lettera f rappresenta un unico fonema, di grado tenue (es. tufo) o di grado rafforzato (es. tuffo), quando si trova in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida; in ogni altra ...
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sospeso
sospéso agg. [part. pass. di sospendere; lat. suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Attaccato, appeso in alto: un lampadario s. al soffitto; gli allievi ufficiali di marina [...] più o meno estesa, contenuta in un solo circo e senza lingua di ablazione; valle s. o pensile (v. valle, nel fig. di conto: aveva parecchi conti in s. con la giustizia. d. Che si trova in uno stato d’incertezza, di attesa ansiosa: stare con l’animo s ...
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durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] a. In fonetica, il tempo, assoluto oppure relativo, in cui si articola un determinato suono, con riferimento sia alle singole attuazioni individuali sia all’uso generale di una lingua. In molte lingue la diversità di durata ha valore fonematico, cioè ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...