folenghiano
agg. – Relativo al letterato mantovano Teofilo Folengo (1491-1544), autore di opere (note col titolo complessivo di Maccheronee), pubblicate con lo pseudonimo di Merlin Cocai, composte in [...] una lingua ibrida di latino e volgare gustosamente dosati, detta «latino maccheronico». ...
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khmer
〈kmèr〉 agg. e s. m. e f. – Nome nazionale dei Cambogiani, cioè delle popolazioni che, stanziatesi al principio dell’era volgare nella regione corrispondente all’odierna Cocincina, spostarono nel [...] . In funzione di agg., appartenente o relativo agli Khmer: la civiltà, la cultura, l’arte khmer; lingua khmer o, come s. m., lo khmer, la lingua parlata in Cambogia, che, insieme con quella parlata dalle popolazioni Mon della Birmania, costituisce la ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio [...] dell’era volgare in Mesopotamia, Siria, Palestina (e quindi anche da Gesù, nella varietà dialettale dell’aramaico giudaico), molto diffusa in Oriente fino all’espansione araba, oggi parlata da piccole comunità. ...
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ionico2
iònico2 agg. [der. di ionio2, anche per influenza dell’agg. prec.] (pl. m. -ci). – 1. Del mare Ionio: la costa ionica. 2. Delle isole Ionie: l’Eptaneso i., l’insieme delle isole Ionie; parlamento [...] i. (o ionia), nella letteratura neogreca, la scuola poetica fiorita nelle isole Ionie durante il sec. 19°, caratterizzata da stretti rapporti con la cultura italiana, dall’uso della linguavolgare (demotica) e dall’imitazione della poesia popolare. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] ; stile senza grazia; la g. della sua lingua si potrebbe agguagliare alla dolcissima eloquenzia dell’antico Cicerone parole della salutazione angelica); anno di grazia, anno dell’era volgare (perché con la redenzione di Cristo l’uomo ha riacquistato ...
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preromanzo
preromanżo agg. [comp. di pre- e romanzo1]. – Anteriore al sorgere delle lingue romanze, detto in partic. del latino, nella sua fase postclassica o nel suo aspetto popolare, in quanto precedente [...] il sorgere delle lingue romanze e in quanto caratterizzato da fenomeni che si riflettono nelle lingue romanze (diverso, quindi, da volgare poiché si riferisce anche ad aspetti della lingua latina scritta). ...
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pedantesco
pedantésco agg. [der. di pedante] (pl. m. -chi). – 1. Relativo al pedante, cioè al maestro elementare, secondo il significato originario di questa parola; lingua p., il volgare italiano infarcito [...] di parole e costrutti latini, che, agli inizî del sec. 16°, era usato, con ostentazione di raffinatezza, esclusivamente dai maestri elementari, e perciò fu messo in bocca, con intenti satirici e caricaturali, ...
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scripta
s. f. [dal lat. mediev. scripta, propr. «(lingua) scritta»]. – In filologia, l’insieme dei varî usus scribendi per una determinata località, area, regione, in un determinato periodo di tempo, [...] con partic. riferimento ai testi in volgare medievale dell’Europa occidentale: la s. documentaria, la s. cancelleresca, ecc.; si caratterizza soprattutto per l’uso di segni grafici particolari (digrammi, cediglia, ecc.) per rendere fonemi sconosciuti ...
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esprimere
esprìmere v. tr. [dal lat. exprimĕre, propr. «premere fuori, spremere», comp. di ex- e premĕre «premere»] (pass. rem. esprèssi, esprimésti, ecc.; part. pass. esprèsso). – 1. letter. Spremere, [...] più genericam., parlare: il tedesco lo leggo correntemente, ma non so bene esprimermi in quella lingua; modo, maniera di esprimersi; si esprime in modo scorretto, volgare; ha certi modi di esprimersi! Anche con altro mezzo che con la parola: il bimbo ...
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assassino
(ant. anche assessino) s. m. (f. -a) [dal plur. Assassini (adattam. dell’arabo Ḥashīshiyya, prob. nella forma non documentata Ḥashīshiyyīn, propr. «uomini dediti al ḥashīsh»), denominazione [...] , chi si è reso colpevole di un assassinio: è solo un volgare a.; cercare, scoprire, arrestare l’a.; indovinare, rivelare il nome a., che sono stati strumenti di un assassinio. Nella lingua antica, indicò più propr. chi uccide per denaro o per ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa disputa nominalistica, si può ricordare...
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, rappresentative, espressive dei testi in...