linguaggio
1. MAPPA Il LINGUAGGIO è la capacità degli esseri umani di comunicare pensieri, esprimere sentimenti e dare informazioni ad altri esseri umani, per mezzo di un sistema di segni fonici (cioè [...] un ambiente professionale o di un gruppo sociale (l. raffinato, volgare; il l. di Dante, di Ariosto; l. letterario, filosofico
Della letteratura
Vedi anche Alfabeto, Comunicare, Dialetto, Lettera, Lingua, Messaggio, Parlare, Parola, Scrivere, Verbo ...
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parola
1. MAPPA Una PAROLA è un suono o un insieme di suoni attraverso i quali l’uomo esprime un concetto, che si precisa ancora meglio quando, insieme ad altre parole, forma una frase (il significato [...] di una p.; una p. di tre sillabe; una p. antiquata, volgare, tecnica; trovare la p. adatta; non mi viene la p.). 2. Spesso, quando il Comunicazione, Discorso, Errore, Gesto, Insulto, Leggere, Lettera, Lingua, Parlare, Scrivere, Silenzio, Verità, Voce ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal [...] e accessori griffati, spesso contraffatti) e dal linguaggio volgare. | Negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, abitante dai maranza: chi erano? Questo termine gergale della lingua italiana indicava i classici tamarri o coatti: individui rozzi ...
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illustre
agg. [dal lat. illustris «chiaro, luminoso, evidente, insigne», comp. di in-1 e *lustrum «luce» (cfr. lustrare «rischiarare, illuminare»)]. – 1. ant. o letter. Chiaro, luminoso: ... che il riflesso [...] del lume terrestre sopra la luna sia più i. di quello che la terra riceve dalla luna (Galilei). Fig., lingua i., volgare i. (propr. «splendente», che dà cioè luce ed è illuminato), una delle qualità che doveva avere, secondo il De vulgari eloquentia ...
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vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con [...] dei vocaboli e delle locuzioni di una lingua o di un dialetto: la lingua italiana, o il napoletano, ha un o dei critici ermetici; avere un v. povero, limitato; ha un v. troppo volgare, per i miei gusti. In senso fig., è una parola che non esiste nel ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] sia in rapporto alle persone a cui è rivolto: p. in modo volgare, triviale; l’ho sentito sempre p. in modo correttissimo; cerca di uso più o meno costante (sia o no unico) di una lingua, di un dialetto: fino al termine della seconda guerra mondiale, ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). [...] , che dalle pianure della Germania settentr. si estende all’Olanda e a parte del Belgio (dove ne è tuttavia derivata una lingua moderna, letteraria e nazionale, autonoma, il neerlandese): i dialetti t. antichi, medî, moderni, o antico t., medio t., t ...
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idiotismo
s. m. [dal lat. idiotismus, gr. ἰδιωτισμός «vita da privato; espressione familiare, volgare»; nel sign. 2, der. di idiota, per influenza del fr. idiotisme]. – 1. Espressione fraseologica, o [...] o dialetto o ambiente sociale: «how do you do» è un i. inglese; lingua ricca di idiotismi; i. toscani, veneti, napoletani. 2. ant. Idiozia, nel sign. medico: malattie ... che conducono l’uomo alle infime degradazioni, all’i., alle più tristi forme ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] sì a una proposta di legge (anche al plur.: si sono avuti dodici sì e sette no). In partic., la lingua del sì, il «volgare», cioè la lingua italiana, così chiamata fin dalle origini (cfr. Dante, Inf. XXXIII, 80: Del bel paese là dove ’l sì suona ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] XIII nel 1727. b. estens. Composizione poetica in volgare di argomento religioso ed edificante, tradotta o rielaborata da composizione, e, nel contempo, uno dei primi documenti della lingua francese, essendo stata composta intorno all’880. 2. In ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa disputa nominalistica, si può ricordare...
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, rappresentative, espressive dei testi in...