latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] buon, in cattivo l.; tradurre in l., dal l.; esame di l., ecc.; anche, modo di scrivere in latino, composizione o esercizio di traduzione in lingualatina: il tuo l. è molto scorretto, è pieno di errori. Sapere di l. (spesso scherz. o iron.), essere ...
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latinitalatinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] poi da Cesare (49 a. C.) nel pieno diritto di cittadinanza romana. 3. a. La lingua e la letteratura latina, e il periodo in cui la lingualatina fu parlata e scritta: il lessico di tutta la l. del Forcellini (Lexicon totius Latinitatis); gli ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] che l’esito popolare della stessa voce sia cosa 〈kòsa〉). La parziale lenizione toscana delle occlusive sorde latine è passata tale e quale nella lingua letteraria; quella della s, pur fondata su ragioni storiche quasi in tutto analoghe, incontra due ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] per la consonante entrò nell’uso definitivamente solo dalla seconda metà del sec. 17°, per il latino così come per l’italiano e per le altre lingue che si servono dell’alfabeto latino (per altre notizie, v. anche la voce u, U). Con riferimento alla V ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] moderni, e anche il valore fonetico è rimasto generalmente quello di ks, nelle lingue ad alfabeto latino. Accanto alla pronuncia fondamentale ks, tuttavia, varie lingue conoscono una pronuncia più o meno sonorizzata all’interno di parola tra vocali ...
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pluralia tantum
〈pluràlia ...〉 (propr. «soltanto plurali»). – Espressione latina usata in grammatica per definire complessivamente quei vocaboli che vengono usati soltanto al plurale, con partic. riferimento [...] alla lingualatina (per es., divitiae, nuptiae, tenebrae, i nomi delle città di Athenae, Thebae, ecc.), e per estens. anche alla lingua italiana (nozze, ecc.). Più raro l’uso dell’espressione al singolare: «divitiae» è un plurale tantum. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] non è savio (Novellino); persona non di molta l., ma di buona speranza (B. Davanzati). 7. ant. La lingualatina: parlare, scrivere per lettera, in latino. 8. a. Nel linguaggio di borsa, l’offerta di titoli o merci fatta dai venditori: prezzo-lettera ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] , ma l’apertura di esse e l’abbassamento della lingua sono maggiori per la o aperta, minori per la o italiana continua (dittongata in uò se in sillaba libera) la ò del tardo latino, ŏ del latino classico (per es. uòmo, lat. hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus); ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, [...] et divinarum, ecc.); in partic. etimologie v., quelle che Varrone proponeva come esemplificazione nella sua opera sulla lingualatina, del tipo lucus a non lucendo (v.), rimaste proverbiali per la loro arbitrarietà; sono inoltre dette varroniane ...
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epigrafia
epigrafìa s. f. [der. di epigrafe]. – 1. Parte dell’archeologia che studia le epigrafi antiche: e. latina, italica, greca, ecc.; professore, cattedra di epigrafia. 2. Arte di comporre epigrafi [...] commemorative. 3. L’insieme di epigrafi in una determinata lingua o di una determinata civiltà, in quanto sono oggetto di studio: l’e. assira, egizia, romana, cristiana, bizantina; abbreviazione ignota a tutta l’e. latina. ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che in età remotissima della preistoria fu...
Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. Genio dell'adattamento e del plagio letterario...