arrivare [lat. ✻arripare, propr. "giungere a riva"]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio, il traguardo di una gara e sim.: la zia arriverà da [...] di arrivare. Pervenire è usato per lo più nella lingua burocr. (le domande devono pervenire all’ufficio competente entro m’è piombata addosso del tutto inaspettata.
Metafore dell’arrivare - Tra gli altri sign. di a. si segnala quello di «giungere ...
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avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] il bambino). Possedere e detenere accentuano l’idea del possesso, il primo riferito soprattutto a beni materiali, diffusissimo nella lingua parlata, averci non è frequente nella lingua scritta, anche a causa dell’incerta grafia. Si incontra infatti, ...
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malo agg. [lat. malus] (il masch. sing. in posizione proclitica si tronca spesso in mal). - 1. (lett.) [non positivo, non buono: m. cosa nascer povero, il mio caro Renzo (A. Manzoni)] ≈ brutto, cattivo, [...] negativo. ↔ bello, buono. ● Espressioni: mala lingua ≈ [→ LINGUACCIA (2)]; non com., prendere a male parole [ qualcosa: lo mal fabbro biasima lo ferro ... credendo dare la colpa del mal coltello ... al ferro (Dante)] ≈ imperito, incapace, inesperto. ...
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conoscere /ko'noʃere/ (o cognoscere) [lat. cognoscĕre, der. di (g)noscĕre "conoscere", col pref. con-] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). - ■ [...]
In riferimento a una cognizione specifica e articolata (per es. una lingua, una notizia, un segreto e sim.) c. e sapere possono essere e padroneggiata (spesso è il sommo grado del sapere), laddove conoscenza si riferisce per lo più a un semplice « ...
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decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] il sign. di d. come «conforme alle regole del buon gusto». In questo caso, se ci si riferisce a un abito, d. è sinonimo di pulito , in senso iperb., è un agg. spesso abusato nella lingua com. (parlata, ma anche nello scritto meno sorvegliato), anche ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] vari e numerosi: brutto e squallido (abusato nella lingua comune: che casa squallida!). Le cose belle possono essere bensì favorevole, onesto, positivo o altri, a seconda del contesto. Anche quando si parla di malattia (ho un brutto mal di testa), ...
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materno /ma'tɛrno/ agg. [dal lat. maternus, der. di mater "madre"]. - 1. a. [di madre, della madre, degno di una madre e sim.: amore, affetto m.; istinto m.; guardare con occhio m.] ≈ ‖ paterno. ↔ ‖ *filiale. [...] , proviene e sim., da parte di madre: nonno, zio m.; eredità m.] ≈ ‖ paterno. 2. (estens.) [proprio del luogo in cui si è nati: lingua m.] ≈ natale, (lett.) natìo, nativo. ‖ patrio. □ scuola materna [scuola per bambini dai tre ai cinque anni, con ...
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promontorio /promon'tɔrjo/ s. m. [dal lat. promontorium, forse connesso con mons "monte"]. - 1. (geogr.) [lingua di terra dal rilievo più o meno accentuato, con fianchi ripidi, che si protende nel mare: [...] p. del Circeo] ≈ capo, punta. ‖ penisola. 2. (meteor.) [stretta zona di alta pressione che si espande da un anticiclone] ≈ cuneo. ...
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Fabio Rossi
calmo. Finestra di approfondimento
La calma e il controllo - C. è l’agg. più generico per designare chi non perde la pazienza né manifesta agitazione, aggressività, ansia e sim. Proprio in [...] elevato numero di situazioni che inducono al nervosismo, la lingua ital. colloquiale possiede un gran numero di espressioni causative ). Tuttavia, mentre per fare innervosire si dispone anche del verbo semplice usato transitivamente (il traffico ...
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genio /'dʒɛnjo/ s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) "inclinazione"]. - 1. (mitol.) [spirito che protegge una persona, un popolo o un luogo] ≈ [...] di potere magico che nei racconti di fate si suppone abitare l'aria e la terra] ≈ distintiva: il g. d'una nazione, di una lingua] ≈ carattere, indole, natura, temperamento. 5. umano: il g. di Michelangelo; c'è del g. in lui] ≈ genialità, ingegno, ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...